Subito dopo la vittoria a Chioggiavela con Arkanoè Aleali Enrico Zennaro è volato in Germania sul lago di Tegern nelle Alpi Bavaresi per la difesa del titolo continentale degli Ufo 22 conquistato lo scorso anno nelle acque di Pescara; Enrico doveva tentare di non farsi scippare il titolo pur correndo con un’altra barca e un altro equipaggio rispetto lo scorso anno, infatti quest’anno era al timone di INCUBO con Branko Brcin alla tattica e Roberto Benedetti tailer. 9 le prove in programma, 3 al giorno e campionato valido dalla 4^ prova in poi.
Primo giorno con poca aria e partenza rinviata per più di due ore per la pioggia, a fine giornata una sola prova con riduzione di percorso e vetta della classifica provvisoria per LA DAMA BIANCA timonata dal veterano Bruno Fezzardi mentre tra le vittime del vento instabile c’è anche Enrico Zennaro che chiude la prova al 6° posto. Secondo giorno sn ervante per l’attesa alla fine inutile, pioggia e niente vento costringono gli organizzatori a rinviare tutto al terzo giorno di regate quando saranno indispensabili 3 prove per salvare il Campionato. L’ultimo giorno finalmente sul Lago Tegern arriva il vento che permette la disputa di ben 4 prove, tra le 19 barche presenti emerge MOJITO del Lago d’Iseo timonato da Davide Bianchini che vince il titolo con 4 secondi posti e un bullet in prova 4; secondo posto per BLUE MOON l’imbarcazione del presidente di classe Giorgio Zorzi che sopravanza di un punto Enrico Zennaro su INCUBO vittorioso in prova 2 e poi autore di questi parziali: 4 – 3 – 3.
Per Enrico, nonostante la mancata difesa del titolo, considerazioni positive: “E’ la prima volta che lascio una regata con animo sereno pur non vincendo. Le condizioni del vento qui assomigliano a quelle di una lotteria però non abbiamo nulla da rimproverarci. Chi ha vinto è stato senza dubbio più bravo però anche noi ce la siamo giocata fino alla fine e tutto ciò che abbiamo fatto in acqua è stato perfetto ma i margini di errore qui dipendono molto dall’aria”.