L’assessore comunale al Turismo, Roberto Panciera, lunedì mattina ha consegnato il gonfalone di Venezia, simbolo per eccellenza della città, ai due intrepidi viaggiatori veneziani, Marco Tapetto e Ursula Zancarlin, marito e moglie, che attraverseranno l’Atlantico a bordo di “Achab”, una sanpierota, tipica imbarcazione della Laguna di Venezia, opportunamente adattata, armata con “vela al terzo”, impresa che ha ricevuto il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione del Wwf.
“Venezia – ha sottolineato Panciera – è orgogliosa di annoverare fra i suoi cittadini questa coppia che ha scelto di trasmettere, attraverso questa impresa, un messaggio di amore per le tradizioni veneziane, di coraggio e di voglia di vivere. Un grazie di cuore a nome di tutta la città.”
“Achab” di proprietà di Paolo Pradel, ma progettata e costruita dallo stesso Tapetto, ideatore dell’impresa, abile carpentiere navale ed esperto velista, verrà imbarcata in una nave cargo presso il porto di la Spezia verso il 15-18 di febbraio alla volta dell’Isola di Sal, nell’arcipelago di Capo Verde, dove giungerà intorno alla fine del mese e verranno ultimati i lavori di messa a punto dell’imbarcazione. Da Sal, una volta salpati, Marco e Ursula giungeranno in circa 25 giorni, prima alle Barbados e dopo ad Antigua percorrendo una distanza di circa 2500 miglia con il solo ausilio delle correnti marine e degli Alisei, conosciuti anche come i venti del commercio, in quanto i viaggi di esplorazione seguirono proprio la loro direzione.
La Sanpierota, che misura circa 6 metri e 70 centimetri di lunghezza ed è larga 180 centimetri, sarà dotata di una zattera autogonfiabile, un dissalatore a mano, un pannello solare per l’energia a supporto dell’elettronica, un navigatore satellitare, un telefono satellitare per poter comunicare e un radio-localizzatore di emergenza dotato di gps per garantirne l’immediata rintracciabilità. “Achab”, attraverso un sistema di traking, potrà essere seguita nel suo viaggio da tutti coloro che si collegheranno al sito www.marcotapetto.com.
FONTE: VeniceToday