Il progetto “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo”, al quale Chioggia partecipa con il Forte di San Felice, è stato iscritto nella Lista Propositiva (Tentative List) del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La candidatura riguarda le più significative realizzazioni militari della Repubblica di Venezia, sia nel dominio di terra che in quello di mare.
Il progetto coinvolge Italia, Croazia e Montenegro e si colloca nell’ambito delle candidature seriali transnazionali. Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda per il dominio di terra; Venezia, Chioggia e poi Zara, Sebenico, Curzola in Croazia, il Golfo di Cattaro con Cattaro e Castelnuovo in Montenegro per il dominio di mare, rappresentano un sistema eccezionale e unico che raccoglie un elenco selezionato di opere progettate dai più famosi architetti e ingegneri militari a rappresentare molteplici tipologie di fortificazione.
Con la conclusione degli invii delle richieste di inserimento nelle Liste propositive nazionali da parte della Croazia e del Montenegro, il Centro del Patrimonio Mondiale ha provveduto a ufficializzare l’avvio del progetto di candidatura, che oggi compare nella Lista depositata all’UNESCO.
Siamo ad un primo passo verso l’importante riconoscimento che includerà Chioggia, per la seconda volta (e non sono molte le città del mondo ad esserlo) ad essere citata tra i “Patrimoni dell’Umanità” dell’UNESCO. Ricordiamo infatti che la nostra città è già compresa nel sito “Venezia e la sua Laguna” che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1987.
Il sindaco Giuseppe Casson: “Apprendo con grande soddisfazione ed entusiasmo la notizia dell’inserimento del progetto relativo alle Fortificazioni Veneziane del XV secolo nella lista dei progetti di interesse UNESCO. Il lavoro compiuto da tutte le componenti locali interessate alla vicenda è stato esemplare, caratterizzato dalla profusione di straordinario impegno e di autentica passione: nel corso del tempo, si è consolidato quello spirito di squadra che ha permesso di raggiungere questo primo importante obiettivo. Sono convinto che le sinergie che si sono create possano essere presupposto e garanzia per poter proseguire con successo il percorso intrapreso, in un quadro di complessiva ed efficace valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese”.
Molto soddisfatto anche il Presidente del Consiglio Comunale Daniel Tiozzo: “È una notizia che attendevamo con impazienza e che ci gratifica del lavoro svolto con determinazione ed entusiasmo. Già in autunno avevamo avuto la sensazione che finalmente, con il definitivo ingresso di Croazia e Montenegro nel progetto, la meta fosse più vicina. Ringrazio tutte le istituzioni che hanno creduto nel progetto mostrando grande sensibilità e attenzione. Di fatto se vogliamo cambiare il nostro modo di concepire il territorio ed il paesaggio la via è assolutamente quella della sua valorizzazione. Un’opportunità, questa, che si confronta anche con una forte valenza turistica e quindi occupazionale. È proprio sulla possibilità ora di costruire un piano di gestione che abbia delle ricadute economiche importanti, che si giocherà questa ultima fase del percorso. D’ora in poi sarà ancora più fondamentale il coinvolgimento della società civile, del mondo imprenditoriale, delle realtà culturali e chiaramente delle istituzioni a più livelli, per definire insieme un programma di lavoro che concretizzi la validità della proposta come opportunità di sviluppo culturale, economico e turistico. Zaia si ricordi adesso di lavorare anche per il nostro territorio e di non pensare solamente alla candidatura del bellissimo paesaggio vitivinicolo di Conegliano e Valdobbiadene. Ora serve il suo aiuto!”