Il Mose entra nel vivo: Anche a Chioggia pronti i cassoni

Entra nel vivo anche nella bocca di porto di Chioggia l’operazione Mose. Proprio in queste ora infatti è iniziato l’allagamento della “tura”, l’apposita zona creata a Cà Roman per costruire i cassoni in calcestruzzo che ospiteranno sul fondo le paratoie.

Tra 20 giorni, quando la “tura” sarà completamente allagata dal mare, i sei cassoni saranno posizionati sul fondale della bocca di porto e collegati tra loro. Nella parte anteriore – verso il mare – c’è l’alloggiamento per la paratoia in acciaio. Dietro, i fori per le cerniere che dovranno sostenere le singole paratoie. I cassoni saranno collegati sott’acqua, come già fatto al Lido e a Malamocco, da un corridoio con tutti gli impianti elettrici. I due grandi cassoni di spalla garantiranno la tenuta delle dighe e saranno ben visibili in superficie. Nuovo passo verso la realizzazione del sistema di dighe mobili, che secondo i programmi dovrebbe concludersi nel 2016.

Secondo il Consorzio Venezia Nuova i lavori sono giunti all’80 per cento del loro avanzamento. Posati i cassoni nella bocca di Lido e di Treporti – qui vista la larghezza di 900 metri del varco le dighe sono divise in due schiere da 19 e 20 paratoie, collegate al centro alla nuova isola artificiale del bacàn – in fase avanzata l’operazione anche a Malamocco. Adesso tocca a Chioggia. E come successo un anno fa a Treporti i pesanti cassoni saranno fatti galleggiare e poi sistemati sul fondo. «Operazione delicata, perché devono essere perfettamente allineati, con tolleranza di pochi millimetri», dicono i tecnici. Un panorama imponente, quello di Chioggia. Anche se la bocca di Chioggia è la più piccola e in qualche modo la più «facile».

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