Nella Settimana Nazionale del Pronto Soccorso (prevista dal 16 al 22 giugno), il Dipartimento di Emergenza e Urgenza dell’Ulss 14 di Chioggia, in collaborazione con la Capitaneria di Porto e il 118, ha eseguito oggi, mercoledì 18 giugno, una simulazione di salvataggio.
L’operazione si è svolta nella spiaggia di Isola Verde, cioè quel tratto di litorale in cui i sanitari del Pronto Soccorso trovano generalmente difficoltà a raggiungere in tempi brevi con l’ambulanza. Ecco come si è svolta l’operazione: alle 11 è partita la chiamata al 118 per un annegato. Sono immediatamente scattati i soccorsi con il coinvolgimento di un medico, tre infermieri, un autista e un equipaggio della Capitaneria di Porto.
“Abbiamo dimezzato i tempi di soccorso con l’ambulanza – ha spiegato Andrea Tiozzo, primario PS di Chioggia – fino a ieri ci impiegavamo circa mezz’ora per raggiungere Isola Verde. Eravamo costretti ad attraversare il centro abitato per raggiungere quel tratto di spiaggia (tra pennello 2 e 3). Oggi abbiamo studiato un nuovo percorso che ci evita i centri abitati: abbiamo costeggiato il Brenta passando per una via di campagna che sbuca su un passaggio creato apposta per uno stabilimento balneare“. “Un ottimo risultato – ha aggiunto Tiozzo – che conferma come sia importante aver elaborato un piano di intervento studiato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti nei soccorsi. Dimezzando i tempi di intervento, aumentiamo le probabilità di salvezza degli annegati“.
La Settimana Nazionale del Pronto Soccorso, indetta dalla Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (SIMEU), ha lo scopo di far conoscere alla popolazione le dinamiche e i problemi dell’emergenza sanitaria, in particolare ospedaliera. In questo modo si cerca di far comprendere ai cittadini i valori e le difficoltà di una struttura così complessa, che solitamente viene messa in luce solo da avvenimenti di cronaca nera.
“Il reparto di Pronto Soccorso – ha detto il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – ha allargato la quantità e la qualità delle prestazioni e sempre di più sta puntando sul rapporto di assistenza alle persone residenti e ai turisti, passando dal “semplice” curare al prendersi cura. Ovvero non risolvendo soltanto la causa della malattia, ma promuovendo un coinvolgimento di tutto il personale (medico e infermieristico), fatto di attenzione e sostegno emotivo, nei confronti del malato”.
Foto: chioggiazzurra