Dalla Francia arriva “Waterlily”, un innovativo sistema di ormeggio che rispetta l’ambiente. Il prototipo, attualmente in fase di collaudo finale in Costa Azzurra, riduce del 40% la quantità di spazio necessario per gli ormeggi fissi proteggendo anche il fondale marino.
Il progetto della francese Acri-In cerca di dare una risposta sia al problema della protezione dei fondali marini sia alla mancanza di posti barca nei porti del Mediterraneo che hanno portato il governo francese a proporre di installare nuovi ormeggi fissi lungo la costa, ed in particolare nel golfo di St. Tropez. La speciale piattaforma che ricorda nella sua forma un fiore di loto, consente l’ormeggio fino a 16 imbarcazioni contemporaneamente tra i sei e i 12 metri, riducendo nettamente la quantità di spazio necessaria agli ormeggi fissi e soprattutto calando in acqua un unico sistema di ancoraggio rispetto a 16 equivalenti. Come spiegano i progettisti, attualmente infatti le imbarcazioni gettano l’ancora fuori dalle zone costiere e marine causando notevoli danni ai fondali: “le ancore e le catene finiscono per rastrellare il fondo del mare e distruggono la fauna selvatica”.
Waterlily, che è gia stato certificato dal Paca (Pole de la Compététivité de la Mer) – un’organizzazione che promuove l’evoluzione delle tecnologie marine sostenibili e sicure per il Mediterraneo – attualmente è al largo di Grimaud (dove resterà sino a settembre) sta attraversando la fase di collaudo finale in cui vengono raccolti dati sulle onde del mare e le reazioni strutturali del prototipo. Al termine della sperimentazione sarà elaborato un report per il governo.