Il viaggio dal Giglio a Genova del relitto della Concordia sarà lungo 200 miglia nautiche, 370 chilometri, e durerà cinque giorni ad una velocità media di 2,5 miglia l’ora, condizioni meteo-marine permettendo: se infatti le previsioni indicheranno venti superiori a 15 nodi e onde di oltre 2 metri per l’arco di tempo che la nave impiegherà a raggiungere la Liguria, non verra’ dato il via libera all’intera operazione.
I dettagli del trasferimento sono contenuti nel Progetto presentato da Costa e approvato oggi dal governo. Gli ingegneri di Titan Micoperi hanno previsto che una volta completate le operazioni al Giglio, la linea di galleggiamento della Concordia sara’ all’altezza del ponte 3. Quanto tutto sarà pronto per la partenza, il relitto verra’ agganciato a due rimorchiatori oceanici a prua, mentre altri due rimorchiatori portuali faranno il supporto a poppa.
La rotta studiata prevede che la Concordia venga trainata ad est fino a 5 km dall’isola per poi piegare a sud passando a 10 km da Giannutri e successivamente dirigere verso la Corsica, un tratto lungo circa 100 km che passa 15 km a sud di Montecristo. A 25 km dalle coste dell’isola francese la Concordia virerà a nord trovandosi Bastia a 30 km ad ovest e, ad est, Capraia a 10 km, Pianosa a 20 e l’Elba a 25.
All’altezza dell’isola di Capraia i rimorchiatori metteranno la prua a nord-ovest per raggiungere Genova. “Tutta l’area – afferma Costa nel progetto – è già soggetta ad un intenso traffico marittimo” e, in ogni caso, si tratta della rotta “più possibile lontana dalle isole e dalle coste“, una rotta che “abbia il minor impatto in termini di interferenza con il traffico marino e le aree protette“.
Una volta arrivata a Genova, dice ancora il progetto della Costa, la Concordia verrà sistemata lungo la diga esterna del terminal container di Voltri e, successivamente, in banchina: sarà questa la fase in cui il relitto verrà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento.
La nave sarà poi spostata al ‘Molo ex superbacino’ per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Infine, quel che resta della Concordia verrà portato al ‘bacino 4’ per “tutte le operazioni restanti da eseguire in bacino di carenaggio, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del relitto“.