Il porto chiuso per il Mose non ferma l’operazione “Mare Sicuro”

Nel contesto di Vacanze Sicure, il progetto finanziato dalla regione veneto nel 2012 e 2013 per garantire l’assistenza sanitaria ai turisti intra ed extra ospedalieri si è svolta a fine giugno un’esercitazione congiunta con la centrale operativa suem 118 di Mestre e il 1530 di Roma operativo della guardia costiera e della capitaneria di Porto di Chioggia.

Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare un protocollo di soccorso sanitario in mare nei giorni in cui la bocca di porto di Chioggia sarà chiusa. Un protocollo che comunque resterà operativo in caso di future eventualità in cui il porto dovesse essere chiuso e ci fosse necessità dell’intervento sanitario in mare.

L’esercitazione si è svolta ipotizzando la necessità di soccorso di una persona al largo del porto di Chioggia, utilizzando i mezzi della guardia costiera: dalla partenza con imbarco del personale sanitario presso la piazzetta di Vigo ( in alternativa Punta Poli quando c’è il mercato settimanale) lo sbarco al cantiere del Mose, l’attraversamento a piedi fino alla motovedetta (oltrepassando il blocco) nuovo imbarco da là fino alle coordinate del randez vous con l’infortunato virtuale e poi all’attracco presso la darsena Oasi sulla foce del Brenta.

C’è un paziente in mare? Deve essere trasportato a Chioggia? Come si deve fare? Chi ci va? Come ci arriva il personale sanitario? Tutte eventualità alle quali la centrale operativa deve rispondere nel più breve tempo possibile considerando anche la sicurezza degli operatori che devono essere imbarcati. Il tutto cronometrato al secondo, considerando anche tutte le varie ipotesi come l’utilizzo della piazzola per l’elisoccorso situata nel cantiere di Ca’Roman e sempre considerando che le condizioni meteo possano permettere l’utilizzo delle unità della guardia costiera.

Ma anche con altre variabili quali potrebbero essere per esempio la possibilità che il blocco del porto non sia totale e quindi la necessità che il coordinamento delle centrali operative sia un meccanismo perfettamente oliato dove nulla è lasciato all’improvvisazione. Il protocollo poi sarà alla firma dei vari attori: la Capitaneria di Porto, l’Asl 14 e il Consorzio Venezia Nuova.

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