Chissà come l’avrebbe presa Gardini tutta questa estenuante e, almeno fino a questo momento poco concreta attesa sulla nuova edizione della Coppa America. Proprio lui che, a distanza di quasi venticinque anni ci possiamo permettere di dirlo, fu in grado di creare un mito che tuttora vive, anzi rivive.
Si perché, come avevamo annunciato in un post qualche tempo fa Il Moro di Venezia è pronto a tornare, e lo fa in grande stile. Ma veniamo per ordine e ripercorriamo la storia proprio da dove si fermò, da quella finale – poi persa – contro gli americani.
Finita la Coppa America a San Diego l’imbarcazione tornò in Italia e venne custodita presso i cantieri Tencara in Friuli, fino a quando un’armatore rodigino acquisto l’imbarcazione e partecipò con i colori del guidone di Porto San Rocco a qualche edizione della Barcolana sul finire dei primi anni 2000.
Ora il Moro è tornato, prelevato dall’armatrice perugina Susanna Zanetti e dal compagni ed affidato allo skipper e general manager del progetto Claudio Carraro che nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere del Veneto racconta l’idea di riportarlo al più presto sui campi di regata e rifar vivere agli italiani le stesse gioie ed emozioni provate durante quella finale di Coppa America:“L’idea è quella di partecipare a tutte le regate possibili in Adriatico – spiega il general manager – la prossima a settembre sarà a Chioggia poi faremo Veleziana e Barcolana. Dal prossimo anno vorremmo regatare anche in Tirreno tra cui la Giraglia”.
Una passione, quella tra Il Moro, il suo Leone e gli Italiani che non si è mai spenta:“A Trieste alla Barcolana del 2009 – continua Carraro – la gente si ammassava sulle rive per vedere la barca, tanto che sono dovute intervenire le forze dell’ordine”.
Primo passo verso il ritorno alle regate sabato a Venezia, quando dalle mani del Presidente della Compagnia della Vela di Venezia Ugo Campaner, verrà issato a bordo il guidone sociale: “Sono onorato — spiega Campaner — spero sia di buon auspicio per un nuovo slancio del circolo“.
Foto: ©Andrea Pattaro