Approvato oggi dal Governo il DPR attuativo del “Registro telematico della nautica da diporto”, che consente la completa informatizzazione delle iscrizioni delle unità e delle modalità di rilascio dei documenti di navigazione. Semplificherà la pratiche amministrative, favorirà la trasparenza, darà nuovo impulso al leasing nautico e ridurrà i controlli in mare.
Una nuova circolare di semplificazione, inoltre, estende alle navi fino a 36 passeggeri le procedure già applicate ai “commercial yacht” limitati a 12 ospiti. Anche per loro, spariscono le pratiche di arrivo e partenza a ogni singolo attracco. Un modo per favorire l’incoming dei superyacht internazionali sulle coste italiane.
Con l’approvazione dell’atteso DPR attuativo del “Registro telematico della nautica” si colma una grossa lacuna che vedeva l’Italia ancora annotare le imbarcazioni e navi da diporto su libri cartacei, sparsi tra gli uffici periferici di diverse amministrazioni.
Nello specifico si istituisce presso il Dipartimento Trasporti il “Sistema telematico centrale della nautica da diporto” (SISTE) e lo “Sportello telematico del diportista” (STED). Il primo per raccogliere e custodire i dati delle unità, il secondo per interagire con i cittadini. Ora le amministrazioni interessate hanno 120 giorni renderli pienamente operativi.
Il nuovo sistema renderà possibile ai diportisti di avvalersi, indifferentemente, di qualsiasi ufficio marittimo, motorizzazione civile o agenzia autorizzata, assicurando un’offerta di servizi organica e capillarmente distribuita sul territorio.
Lo STED provvede infatti al rilascio e all’aggiornamento della licenza di navigazione, all’annotazione delle variazioni di natura tecnica, giuridica o di sicurezza, al rilascio del duplicato in caso di sottrazione e smarrimento. Lo STED rilascia altresì il certificato di sicurezza, il certificato di idoneità, dell’autorizzazione alla navigazione temporanea e della licenza provvisoria nei casi previsti dalla legge.
Per effettuare tutte queste pratiche non sarà quindi più necessario recarsi nell’ufficio dell’autorità che ha rilasciato i documenti della barca, ma sarà possibile rivolgersi presso una qualsiasi agenzia autorizzata, come già avviene per l’auto.
Il SISTE, invece, associando – fin dall’inizio della produzione o dell’importazione di una nuova unità – il numero di “telaio” e la “targa”, dà finalmente certezza alla proprietà, risolvendo uno dei problemi che hanno spinto le banche e le società finanziare a disinvestire dal leasing nautico.
Inoltre, con il nuovo sistema, le autorità di polizia potranno effettuare gran parte dei controlli di legge sulla base di un accesso telematico, circostanza oggi negata dall’impossibilità pratica di risalire dalla targa alla proprietà.
“Giunge finalmente in porto il grande lavoro svolto da UCINA, che da tempo considera il Registro telematico uno strumento fondamentale al rilancio del comparto, insieme alla riforma per la sburocratizzazione del Codice della nautica che siamo riusciti a far partire al Senato” – commenta soddisfatto il presidente di Confindustria Nautica, Massimo Perotti – “ringrazio il ministro Maurizio Lupi e i suoi uffici per aver colto l’obiettivo prima della pausa estiva, nonostante i molti ostacoli da superare”.
Dal MIT giunge anche un’ulteriore semplificazione amministrativa che riguarda le navi limitate a 36 passeggeri, “Pleasure yacht in Passenger code” secondo il sistema britannico. Si tratta di navi in uso privato o commerciale, di bandiera inglese, che non trasportano carichi mercantili, ma portano più dei 12 passeggeri previsti per le unità da diporto commerciali.
Ora il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Direzione per il Trasporto marittimo, ne riconosce l’equiparazione alle unità da diporto ai fini delle semplificazioni amministrative, a cominciare dalla cancellazione delle procedure di arrivo e partenza in ogni singolo porto toccato. Un modo concreto per invitare i superyacht più grandi del mondo a spendere i propri denari sulle coste d’Italia.