Calvi Network (3-1) saluta la stagione 2014 conquistando la vittoria più importante: l’equipaggio composto da Carlo Alberini, Branko Brcin, Irene Bezzi e Sergio Blosi si è infatti laureato campione europeo della classe J/70, ottenendo al tempo stesso il titolo italiano e il successo nella Coppa Italia di classe, giunta al termine dopo sei tappe (Alassio, Sanremo e doppie frazioni a Scarlino e Riva del Garda) tutte vinte dal team dell’armatore pesarese.
Leader della classifica sin dalla prima giornata, il Lightbay Sailing Team ha avuto il suo bel da fare per contenere il ritorno di New Territories (1-3), specie durante le fasi di pre-partenza, interpretate con aggressività dal team iberico-portoghese. Timonato da Hugo Rocha, bronzo olimpico di Atlanta 96, New Territoris si è reso protagonista di una progressione notevole, che lo ha tenuto in lotta per il titolo sino all’ultimo.
Separati da sei punti, i protagonisti dell’evento hanno staccato pesantemente gli inseguitori, guidati da Uji (RDG_5-RDG_5) della coppia Marinelli-Casale, fuori dalle prove odierne a causa di una collisione avvenuta poco dopo la partenza della nona regata e rientrato in classifica grazie all’assegnazione di una giusta “riparazione”.
Il titolo Corinthian è andato ai britannici di Baby J (2-4), guidati da Charlie Esse; finiti quarti assoluti hanno anticipato Team Ceeref (9-5) di Igor Lah e del due volte campione iridato RC44, Michele Ivaldi.
Una volta in banchina, un visibilmente commosso Carlo Alberini ha dichiarato: “Sono davvero contentissimo, perché nonostante siamo rimasti al comando dalla prima all’ultima giornata, il duello con l’equipaggio di Hugo Rocha è stato davvero combattuto. Con il ridursi del vantaggio ho sentito crescere la pressione, ma il mio equipaggio, che condivide con me gioie e delusioni da ormai diversi anni, è stato fantastico e ha fatto l’impossibile per tenermi tranquillo. Che la tensione fosse alle stelle l’ho capito sul traguardo della decima prova, quando ho provato una delle emozioni più forti della mia carriera agonistica“.
Un’affermazione che Alberini spera possa servire da stimolo per convincere altri armatori a salire sul J/70: “Come ho avuto modo di commentare nei giorni scorsi, a bordo eravamo curiosi di vedere come ci saremmo collocati all’interno di una flotta così consistente. Già al termine delle prime due giornate avevamo capito che, a livello continentale, le barche italiane erano piuttosto competitive. Un dato confermato dalla classifica finale, con cinque team nostrani nella top ten, che spero si trasformi in un volano per invogliare nuovi team a impegnarsi tra le boe della classe“.
Soddisfazione è stata espressa anche dal tattico Branko Brcin, il cui lavoro è stato encomiabile: “E’ stato un campionato bellissimo e assolutamente non scontato. Come ha detto Carlo, a bordo la tensione era palpabile, ma anche oggi abbiamo avuto dalla nostra una buona velocità di bolina, grazie alla quale abbiamo navigato in aria pulita e impostato le regate come volevamo. Spunti prestazionali a parte, la vittoria è frutto dell’ottimo lavoro di preparazione svolto in corso di stagione, quando al mio posto ha navigato Karlo Hmelijak, e della dedizione dimostrata da Irene Bezzi e Sergio Blosi nella gestione della barca“.
Organizzato dalla Fraglia Vela Riva e articolatosi su dieci prove, il J/70 European Championship ha visto sulla linea di partenza trentatré equipaggi in rappresentanza di otto Nazioni.