Esimit Europa 2 di Igor Simcic ha vinto per la quinta volta consecutiva la 46esima Barcolana, fermando il cronometro alle 12.38 odierne. Spettacolare e unica l’immagine di una regata perfetta, con 1878 iscritti e 922 arrivati nel tempo limite e oltre 300mila persone a terra. Resa molto impegnativa per i tattici a causa dalla mancanza di vento, la regata è stata accorciata dal Comitato di Regata, che ha disposto una riduzione del percorso con un cancello di arrivo alla boa numero 1, dopo poco più di 4 miglia di navigazione. Esimit Europa 2 ha chiuso il percorso in 2 ore, 38 minuti e 38 secondi.
Per oltre due ore Esimit Europa 2 e Jena No Borders Team si sono impegnati in un lento match race tra 1878 imbarcazioni, per ritrovarsi a circa 600 metri dall’arrivo invischiate in una bonaccia che ha rimesso in gioco, grazie a piccole raffiche nel Golfo, Illyteca e Tempus Fugit (TuttaTrieste). Le due “piccole” hanno guadagnato metro su metro e si sono ritrovate a combattere in prossimità dell’arrivo con i due big della regata, con una grinta che solo una prova con quasi 1900 barche a vela può ispirare. Esimit Europa 2 ha visto avvicinarsi pericolosamente Illyteca e ha dovuto lottare metro dopo metro per vincere la sua quinta Barcolana, con un minuto e mezzo di vantaggio. Illyteca di Marino Quaiat, con al timone Jaro Furlani e a bordo Sandi Suc, Gabriele Zoppi, Maurizio Bencic, Giulio Trani e Michele De Gennaro, hanno lottato come leoni per il sogno di una vittoria epica, sfiorata con un brillante secondo posto a meno di due minuti da Esimit Europa 2. Il duello per il terzo e quarto posto è stato una pura questione di famiglia: Gabriele Benussi, al timone di Tempus Fugit, e Furio Benussi, al timone di Jena No Borders Team, hanno combattuto per il terzo posto. Primo dei due sulla linea è stato Jena No Borders Team con Furio Benussi e Mitja Kosmina alla tattica, protestato poi dal fratello Gabriele di Tempus Fugit. Una protesta discussa alle 17 e terminata senza conseguenze per la classifica.
Regata storica anche per il gardesano Giovanni Pizzati, sceso da Desenzano con il suo Bravissima, quinto assoluto e primo della quarta categoria. Sesta piazza per Rigoni di Asiago Ourdream, con Lorenzo Bressani al timone, seguito in settima posizione assoluta da Barraonda Medici con l’Africa, primo della seconda classe, con Lucio Provvidenti e Diego Paoletti che battono il diretto rivale Sayonara Mission Moldova di Roberto Bertocchi. Dodicesimo posto e vittoria di categoria per A-Team Lino Sonego, il TP 52 affidato a Stefano Spangaro e Giorgio Martin, mentre Alien Knez Hotel Victoria vince nella quinta classe e tra i monotipi Ufo.
Nella “nuvola bianca” dei 1878 iscritti, da segnalare la performance di “Drake passage DHL Express” con il triestino Andrea Micalli al timone, nono assoluto e primo dei Farr 80, gli scafi monotipi reduci dal giro del mondo. Ypsilon di Massimo Zannini ha vinto invece il Trofeo Generali per la prima barca della classe Crociera: si tratta di uno scafo di 41 piedi progettato dal triestino Roberto Starkel, quindicesimo assoluto e secondo della prima categoria.
“Onore ai vincitori – ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz – in una regata difficile e bellissima. Abbiamo scelto di accorciare il percorso alla fine del primo lato perché mancava quasi completamente il vento e volevamo dare la possibilità a tutte le barche iscritte di raggiungere l’arrivo. Al termine di questa Barcolana voglio ringraziare tutti gli iscritti che ci hanno dato fiducia, le Istituzioni, le forze dell’ordine e i circoli velici triestini che hanno lavorato con noi per organizzare questo evento. Abbiamo mostrato al mondo e a tutti gli appassionati di vela una città unica e meravigliosa, un Golfo che sa unire sulla stessa linea di partenza scafi familiari, tecnologici, con velleità di vittoria e barche della tradizione adriatica. La vittoria di Esimit Europa 2 è risultata ancora più bella perché combattuta, grazie a un eccezionale Marino Quaiat con il suo RC44 Illyteca”.
Le Dichiarazioni dei primi tre al traguardo:
Igor Simcic, armatore di Esimit Europa 2: “Questa vittoria – la nostra 34a consecutiva dall’inizio del progetto Esimit Europa 2 e la quinta alla Barcolana – è stata molto sofferta: una regata difficilissima e abbiamo impiegato più di due ore e mezza per percorrere 4 miglia. Abbiamo dovuto utilizzare tutte le nostre energie, le potenzialità dell’equipaggio e della barca. Siamo stati messi a dura prova, onore ai nostri avversari. Per noi è stata una regata che non dimenticheremo mai. L’anno prossimo non parteciperemo alla Barcolana perché abbiamo altri programmi sportivi, ma questo non significa che quella di oggi sia la nostra ultima partecipazione“.
Jaro Furlani, timoniere di Illyteca: “Ci piace pensare che siamo i vincitori morali di questa regata. La chiave di questo
risultato è stato il feeling con i salti di vento, che ci ha consentito condurre la regata così come l’avevamo pianificata stamattina“.
Marino Quaiat, armatore di Illyteca: “Siamo ovviamente più che soddisfatti della nostra eccezionale prestazione. Abbiamo dimostrato che anche le barche piccole possono dare spettacolo e soprattutto dopo tanti anni siamo contenti di aver dato vita a un arrivo al fotofinish che non ha mancato di entusiasmare chi segue un evento così splendido come la Barcolana”.
Furio Benussi, timoniere e team manager di Jena No Borders team: “Jena No Borders Team è tornata a Trieste con il sogno di vincere la Barcolana: non ci siamo riusciti per poco, ma siamo ugualmente felici. Abbiamo azzeccato la partenza ma ci aspettavamo vento da destra, mentre la rotazione è arrivata a sinistra verso l’arrivo. Esimit Europa 2 ha preso la raffica prima di noi“.