Destinazione Rio 2016. Una fotografia dei propositi olimpici a 648 giorni dalla XXXI edizione dei Giochi Estivi, la testimonianza degli sforzi profusi dal CONI per supportare concretamente gli atleti e le Federazioni nella marcia di avvicinamento all’evento che si disputerà in Brasile dal 5 al 21 agosto 2016.
Alla Casa delle Armi il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Vice Segretario e Responsabile dell’Area Sport e Preparazione Olimpica, Carlo Mornati, alla presenza del Segretario Generale, Roberto Fabbricini, hanno illustrato le iniziative, i propositi e le sinergie da mettere in campo per dare centralità all’attività agonistica e ai principali protagonisti dello sport azzurro. Quarantuno azzurri presenti, tra cui 5 olimpionici, vincitori di medaglie e appartenenti al club olimpici, oltre a una significativa rappresentanza di Presidenti Federali e Segretari, Commissari tecnici, i vertici della CONI Servizi, il Presidente Franco Chimenti e l’Amministratore Delegato, Alberto Miglietta, e diversi membri di Giunta.
Il Presidente Malagò ha lanciato la sfida, senza dimenticare le criticità. “Oggi vincere una medaglia è più difficile che quattro o otto anni fa, ma non deve essere un alibi: se andrà bene, ci prendiamo il merito, se va male le responsabilità. Ma io sono ottimista. La squadra di supporto è molto buona, c’è un bel clima, una gestione manageriale moderna e innovativa, poi ci sono molte discipline dove si può centrare il bersaglio, come uscire dalla finale. E’ la vita, è lo sport. Non cercheremo alibi se dovessimo vincere 15 medaglie, ma ci sono considerazioni che mi fanno essere ottimista. Penso che in molte disciplina siamo molto competitivi e voglio anche sottolineare come, grazie a un’opera di contenimento costi e di spending review, abbiamo risparmiato oltre 2,9 milioni, bonus che sarà distribuito subito alle Federazioni ma solo per la gestione dell’attività olimpica o di alto livello. Bisogna fare di necessità virtù e inventarci qualcosa di diverso. Noi italiani abbiamo fantasia, da questo punto di vista ovvio che se la mettiamo sul gigantismo finanziario soffriamo di più. Dobbiamo valorizzare i nostri centri tecnici e le sinergie tramite i centri di preparazione olimpica. L’importante è essere a posto con la coscienza e la credibilità vantata con le istituzioni è figlia dell’ottimo lavoro svolto fino a oggi. Mancano poco meno di due anni a Rio e molti giochi si faranno nei prossimi mesi con le qualificazioni in vari sport“.
Il Vice Segretario Carlo Mornati, in qualità di Responsabile della Preparazione Olimpica, è sceso nel dettaglio delle iniziative varate in vista di Rio 2016. “Questo progetto si propone di creare una sorta di Hub per far interagire in modo efficace tutte le componenti coinvolte nella marcia di avvicinamento ai Giochi. Sono tre aree di supporto da monitorare, partendo da quella finanziaria, passando per quella tecnico-scientifica, fino ad arrivare a quella sanitaria. Nell’ultimo anno sono stati erogati 137,4 milioni alle Federazioni per le attività di Preparazione Olimpica e di Alto Livello, oltre a 4,2 milioni di borse di studio legate al club olimpico e 3,25 milioni ai Gruppi Sportivi Militari: è importante ricordare i costi sostenuti, pari a circa 13 milioni di euro, e gli investimenti di oltre 2 milioni per i Centri di Preparazione Olimpica di Roma, Formia e Tirrenia. Questi numeri danno il senso dell’impegno del CONI, che si estende anche attraverso il supporto tecnico-scientifico, grazie a una valutazione delle capacità fisiche attraverso test di forza, di resistenza e di biomeccanica, senza dimenticare l’ottimizzazione degli attrezzi e o veicoli di gara, grazie alle sinergie per sviluppare l’alta specializzazione tecnologica. Garantiremo anche sostegno al Club Italia, perché riteniamo strategici i raduni permanenti ai fini dell’attività agonistica. Infine il supporto sanitario: l’Istituto di Medicina è a costante disposizione degli atleti e tra poche settimane – nella struttura – sarà possibile effettuare anche una risonanza magnetica. Ci sarà infine una nuova visione del club olimpico: l’86 per cento delle medaglie di Londra ne faceva parte, l’anno scorso era composta da 104 atleti, quest’anno da 121, di cui 71 nuovi. Nascerà la categoria “Promesse olimpiche”, rivolta a quegli atleti che sono considerati dal CONI, di concerto con le Federazioni, di particolare interesse per il futuro”.
Mornati ha infine distribuito ai 41 azzurri presenti la carta degli atleti, un’altra novità assoluta: consentirà agli appartenenti al club olimpico di usufruire gratuitamente di tutti i servizi che il CONI metterà a disposizione nel Parco del Foro Italico e all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport e anche attraverso convezioni – anche personalizzate – con i partners commerciali.
Questi i 41 azzurri presenti alla Casa delle Armi: Francesca Clapcich, Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri (Vela), Carlo Molfetta (Taekwondo), Marco Galiazzo, Michele Frangilli e Mauro Nespoli (Tiro con l’Arco), Daniele Lupo e Paolo Nicolai (Beach Volley), Rossella Fiamingo, Enrico Garozzo, Irene Vecchi, Lucrezia Sinigaglia, Ilaria Bianco, Rossella Gregorio, Mara Navarria, Giorgio Avola e Francesca Quondamcarlo (Scherma), Stefania Pirozzi, Gabriele Detti, Federico Turrini, Chiara Masini Luccetti, Erika Ferraioli, Aurora Ponselè, Giada Galizzi (Nuoto), Romano Battisti, Francesco Fossi, Pietro Ruta e Andrea Micheletti (Canottaggio), Vincenzo Mangiacapre, Valentino Manfredonia, Guido Vianello (Pugilato), Marco Aurelio Fontana (Ciclismo), Antonino Barillà e Daniele di Spigno (Tiro a Volo), Marta Pagnini, Andrea Stefanescu, Camilla Patriarca, Alessia Maurelli, Sofia Lodi, Arianna Facchinetti (Ginnastica Ritmica).
(notizia ripresa dal sito www.coni.it)