A Rio l’Italia fa le prove generali

Inizia quest’oggi a Rio de Janeiro la Copa Brasil de Vela, ottima occasione per la squadra nazionale Italia per fare le prove generali in vista delle Olimpiadi della prossima estate.

In acqua, oltre a Silvia Zennaro con li Laser Radial scenderanno anche  Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri con il Nacra 17, Giulia Conti in coppia con Francesca Clapcich sul 49er FX, Francesco Marrai e Giovanni Coccoluto con il Laser e Flavia Targlini con l’RS:X.

Con questa regata abbiamo aperto ufficialmente la nostra base operativa a Rio – spiega Michele Marchesini, direttore tecnico della vela azzurra in un intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sportci siamo sistemati a Niteroi (praticamente a casa del mito della vela Torben Grael). L’ obiettivo è fare in modo che i nostri ragazzi si allenino il più possibile in Brasile per conoscere al meglio il campo di regata. Ma non basta, perché nei prossimi giorni saranno presenti a Rio anche i nostri tecnici per studiare i flussi delle maree e raccogliere i dati del vento, tutti elementi che saranno preziosissimi durante l’Olimpiade”.

Quando ad agosto ci sono state le prime regate ufficiali, i brasiliani hanno lavorato molto per pulire la baia dai rifiuti galleggianti e hanno fatto un buon lavoro, ma purtroppo quando piove l’intera insenatura torna a essere una discarica, e sulla qualità microbiologica dell’acqua restano sempre seri dubbi….”.

I lavori per la realizzazione delle infrastrutture sono in forte ritardo, per noi della vela forse è anche peggio – spiega Marchesini – il nostro villaggio dovrebbe sorgere sul Marina Da Gloria che deve essere totalmente abbattuto e ricostruito ma i lavori di abbattimento non sono ancora iniziati… E non basta, per collegare il marina al villaggio olimpico situato in centro città, si deve realizzare un tunnel che passa sotto una collina, e anche questo è ancora tutto sulla carta”.

Di buono c’è che il campo di regata è bello, in mare aperto c’è vento forte e onda mentre nella baia il vento è sempre tra i 9 – 13 nodi con acqua piatta. In queste condizioni i nostri atleti si sono trovati a proprio agio, soprattutto Conti – Clapcich, Marrai e Tartaglini , gli altri avranno tempo per abituarsi, per questo è importante partecipare a Rio al maggior numero di regate, il 2016 sembra lontano ma ai prossimi Giochi mancano solo 603 giorni”.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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