E’ passato poco più di un mese dalla fine dell’Act 1 di Singapore e la flotta degli Extreme 40 fa rotta sull’Oman, dove lo spettacolo negli anni non è mai mancato, sia per le condizioni meteo, sia per il pubblico, sia per il fascino della destinazione che accoglierà i team delle Extreme Sailing Series™ 2015. Dall’11 al 14 marzo il Lino Sonego Team Italia arà dunque al via del secondo Act, che fin d’ora si preannuncia molto interessante. I big team conoscono già bene queste acque; anni fa Alinghi cercò addirittura di portarci una finale di America’s Cup, per cui i due team di casa cercheranno di sfruttare bene la trasferta casalinga. Lo spettacolo non mancherà, ne siamo certi!
Il Sultanato dell’Oman (Muscat ) è uno stato asiatico nella porzione sud-orientale della penisola arabica. Confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l’Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest. Si affaccia sul mar Arabico a sud e a est, sul golfo dell’Oman a nord-est. All’Oman appartengono anche le exclavi di Madha e Musandam, che confinano con gli Emirati Arabi Uniti; la seconda è bagnata dallo stretto di Hormuz e dal Golfo dell’Oman. Noto come paese estremamente schivo, tanto da essersi guadagnato l’appellativo di ‘eremita del Medio Oriente’, il Sultanato dell’Oman sta in realtà lentamente emergendo dal suo guscio, rivelandosi una terra cordiale e accogliente nei confronti degli stranieri, caratterizzata da paesaggi molto suggestivi, su cui si stagliano numerosissimi forti.
Questa tappa è anche l’occasione per il Lino Sonego Team Italia per presentarsi con una nuova livrea e un nuovo look sia per l’abbigliamento tecnico sia per quello da banchina. E’ infatti di qualche giorno fa la nuova sinergia tra SLAM, azienda ligure conosciuta e riconosciuta in tutto il mondo per i suoi capi tecnici e materiali di alta qualità, e la LINO SONEGO: una collaborazione fortemente voluta dai due brand italiani leader ciascuno nel proprio settore di riferimento, che nel mondo vantano un riconoscimento di eccellenza e di assoluta qualità. “E’ per noi un grande onore poter vestire il team con un marchio italiano come Slam, che ho sempre ammirato per la qualità dei suoi capi e la grande capacità imprenditoriale – sono le parole di Fabio Sonego, a.d. LINO SONEGO INTERNATIONAL SEATING – tecnicamente cercavamo qualcosa all’avanguardia, perché a bordo di queste Formula1 del mare, la differenza la fa anche la tecnologia nell’abbigliamento. Poter associare i nostri due brand e condividere insieme l’incredibile avventura sportiva di questo circuito sui campi di regata, è un valore aggiunto e un vanto per le nostre aziende”.
” Abbiamo accolto con entusiasmo e slancio la proposta di Lino Sonego Team Italia di diventare loro partner vestendo il team. Essere a bordo dell’Extreme 40′ è per SLAM un grande onore – commenta Alessandra Aondio, responsabile Marketing SLAM – Fin dal nostro primo incontro, abbiamo immediatamente capito che avevamo una visione comune, che LINO SONEGO INTERNATIONAL SEAT e SLAM, pur appartenendo a due mondi così lontani e diversi, sono accomunate dagli stessi valori e dalle stesse ambizioni: ricerca dell’eccellenza, dell’innovazione e delle tecnologie più evolute. Salire a bordo di LINO SONEGO TEAM ITALIA è stato così naturale perché questa partnership rientra nella strategia di marketing e comunicazione, oltreché di sviluppo del prodotto tecnico, che ha sempre contraddistinto SLAM”.
La strada è lunga, ma Il Lino Sonego Team Italia è pronto a dare battaglia: ci sono tutti i presupposti per farsi notare in più di qualche manche. Guidati da Lorenzo Bressani che al timone si è già dimostrato grintoso come pochi altri, a Muscat il Team schiera di nuovo Enrico Zennaro alla tattica, Gabriele Olivo trimmer, Stefano Ciampalini come nuovo innesto alla randa e Tom Buggy viene confermato a pieni voti nel ruolo di prodiere.
Giorgio Martin coach/team manager: “E’ stata un’esperienza unica e grande poter essere a Singapore in un tempo record e poter competere in una manifestazione che, per organizzazione, location scelte e tasso di competizione si colloca in quel segmento che può a ragione essere paragonato solo alla Coppa America. Abbiamo preso atto che è necessario lavorare molto sul senso di coesione e sul feeling di bordo, tecnicamente e fisicamente; le regate sono molto veloci, terribilmente fisiche e a fine giornata questo per il team fa la differenza. Il nuovo innesto, Stefano Ciampalini, dovrebbe portare più stabilità a bordo, la riconferma degli altri era scontata, sono tutti elementi con grandi qualità che faranno sempre meglio, ne sono sicuro.”