La domenica chiude la quattro giorni di regate dell’Act3 delle Extreme Sailing Series di Qingdao (China) anche se solo tre si sono consumate in mare, visto che il giorno di apertura è stato annullato per nebbia. Una tappa quella cinese dove le previsioni di venti forti facevano prevedere più adrenalina, mettendo in apprensione coloro i quali si occupano delle regolazioni degli alberi e del settaggio in generale della barca. Il vento già in aumento dalla mattina ha fatto vedere qualche “fly” spettacolare di questi catamarani, ed ha consentito al Comitato di Regata di portare a casa altre cinque prove, per un totale di 22 disputate all’interno del Racing Stadium in quella che a tutti gli effetti è la città della vela per la Repubblica Popolare Cinese.
Alle 14 arriva, puntuale come ogni giorno, il primo start di giornata e le condizioni, come da previsioni, favoriscono quei team che per anzianità nel circuito e miglior capacità nella regolazione dell’albero e delle sartie, riescono ad avere una miglior velocità ed assetto, anche se di pochi decimi di nodo, tale da permettergli in queste short race di acquisire quel vantaggio minimo per poter “passare” in testa al primo “mark”.
Race 18: vento non ancora rinforzato ma ottima partenza per il team Turco, quello cinese e il Lino Sonego Team Italia. Succede di tutto, i danesi, i russi e Oman Air rimangono in una zona di poco vento. La scelta tattica del Lino Sonego Team Italia paga, vincono i turchi davanti al team di casa, e arriva così un terzo posto meritato, chi ben comincia…
Race19: lieve calo, era previsto, si parte in gruppo ma dopo un lato il comitato sospende. Si riparte: vento che gira come da previsione dai quadranti nord orientali, si attende il rinforzo. Regata molto lenta che vede i catamarani andare lentamente verso la boa di bolina, Gazprom Team Russian prende la testa senza tregua per gli altri, il Lino Sonego Team Italia cerca di non perdere il treno dei primi, mantenere il vantaggio sugli inglesi è fondamentale.
Race20: arriva un rinforzo d’aria, si cambia la linea dello start, tutto è pronto. The Wave Muscat mette la quinta ma il Lino Sonego Team Italia non molla, è una bella battaglia di bolina con raffiche e macchia di leoparto, Bressani & Co cercano la corsia giusta, si vola su di uno scafo, lo spettacolo esalta il pubblico e il team azzurro chiude sul podio in terza posizione, lasciando dietro i cinesi e gli inglesi diretti avversari.
Race21: Adrenalina allo stato puro, il vento sale e “raffica” a 14 nodi, partenza veloce per tutta la flotta, Red Bull Sailing Team con mure a sinistra sfila dietro tutti mettendo in apprensione il pubblico presente, si vola verso la boa di bolina. Il Lino Sonego Team Italia prende la testa alla boa di bolina, incalzano i Russi, difficile da gestire una regata così rafficata, al cancello si splitta rispetto ai russi, Enrico Zennaro chiama la sinistra, a bordo c’è tensione e tanta grinta. Dalle retrovie arriva The Wave Muscat, bisogna resistere ai russi più alti e veloci, al giro di boa è tutto ancora aperto, si va verso l’arrivo, adrenalina.
I russi metto il turbo, da sopravento entrano gli inglesi. Per il Lino Sonego Team Italia è solo un sesto posto che sta stretto, molto stretto.
Race 22: la regata che vale doppio, nervi saldi, qui ci si gioca una bella fetta di classifica. Si parte alle 16,40, raffiche a 16 nodi non distese, l’insidia dei buchi d’aria. Sap Extreme Sailing vuole mettere le cose in chiaro da leader della generale. Buchi d’aria, battaglia all’ultima virata. The Wave Muscat si prende i venti punti della regata che vale doppio. Vince la tappa Sap Extreme Sailing. Peccato per l’ultima parte dove inglesi e cinesi a pari merito rilegano in ultima posizione il team italiano.
Il Lino Sonego Team Italia chiude con un risultato che non la dice tutta sul reale tasso atletico a bordo: Lorenzo Bressani è un timoniere molto rispettato dagli altri team, alla tattica l’ottimo Enrico Zennaro e l’innesto di un uomo dall’esperienza e dal Palmarès come Stefano Rizzi, conditi dalla freschezza agonistica dell’under 25 Andrea Tesei (previsto da regolamento)che grazie alla sua esperienza in 49er si è subito ambientato a bordo di questa difficile imbarcazione. Un giorno senza regatare e due con condizioni di vento leggero non hanno aiutato il team italiano che ora è pronto a mettere la prua verso Cardiff, in un’altra patria della vela.
“Oggi finalmente abbiamo navigato in modalità fly in diverse fasi della regata. E’ stata una settimana dove abbiamo imparato ancora qualcosa, sopratutto la regolazione dell’albero con questi venti leggeri dei primi due giorni – sono le parole di Lorenzo Bressani, Skipper e Timoniere del Lino Sonego Team Italia- il resoconto di questa tappa è che dobbiamo lavorare molto sulle regolazioni a terra, cercando di assomigliare come settaggio alle barche più forti e con più esperienza nel circuito. Oggi siamo andati meglio grazie al vento che finalmente è iniziato a salire, ci manca un po’ di sicurezza nelle manovre, causa il poco allenamento dettato dal regolamento del circuito, tale da avvantaggiare dunque chi è nel stesso da più tempo. Come new entry possiamo ritenerci in linea con i neofiti degli anni passati, continuiamo per la nostra strada con la consapevolezza di avere buoni margini di miglioramento.”
“La più grande difficoltà di questo circuito dal livello stratosferico – ha commentato Enrico Zennaro – e’ data dal non potersi allenare più di un giorno prima di ogni evento quindi noi stiamo imparando strada facendo molte cose. La fortuna in queste “stadium racing” tra i palazzi non ci sta aiutando un gran che ma sono sicuro che presto miglioreremo”.
La sfida del Lino Sonego Team Italia è supportata dallo Yacht Club Porto Piccolo, circolo velico dell’omonimo Portopiccolo di Sistiana, esclusivo borgo residenziale turistico e marina, localizzato a Sistiana, sulla suggestiva costa dell’alto Adriatico, a pochi chilometri da Trieste.