Con un primo ed un quinto posto di manche, Platoon del tedesco Harm Müller-Spreer, domina la prima giornata del Mondiale TP52 a Puerto Portals, terza tappa delle 52 SUPER SERIES. Sled e Azzurra chiudono il podio, con una vittoria per giapponesi di Takashi Okura e un secondo posto per la barca italiana che si è trovata, nella seconda prova, in una mischia di virate perdendo strada proprio sul finire.
Puerto Portals apre ufficialmente il Mondiale TP52 con due regate interessanti dal punto di vista tecnico dove non vi è stato nulla di scontato, Platoon, dopo una grande partenza è riuscito a costruire un vantaggio che l’ha portato alla fine della regata, Sled ha dimostrato che malgrado la barca nuova e con soli due anni di esperienza nel circuito si può far bene, Quantum apre con un terzo posto per chiudere in penultima la seconda prova, Bronenosec si riprende nelle seconda manche, Rán Racing di Niklas Zennström sembra l’unico team costante nella parte medio alta della flotta.
La prima prova, prende il via intorno alle 13 con un vento d’intensità leggere, tra i 6/7 nodi. Come detto, arriva la vittoria di Platoon, che grazie ad un partenza perfetta in pin riesce a prendere il lato giusto, scelto anche da Azzurra e dal suo diretto avversario Quantum Racing. Una battaglia che ha visto subito a metà percorso il cambio di direzione del vento e conseguente cambio della boa di bolina. I tedeschi non hanno avuto mai problemi nel gestire la testa della corsa, qualche attacco l’ha subito Azzurra che si è difesa bene grazie alle chiamate di Vasco Vascotto, e Phoenix di Eduardo de Souza Ramos che si è visto superare dal più tecnico Ed Baird al timone di Quantum. Xio/Hurakan chiude in ottava posizione, un buon risultato per la barca italiana tornata a regatare nella flotta TP52 dopo il mondiale Orci di Barcellona.
La seconda prova vede le stesse condizioni meteo della prima, forse un nodo in più ma cambia poco. Cambia molto invece nelle posizioni di testa, si rimescolano le carte in tavola, Sled Alegre e Bronenosec non sembrano proprio delle seconde scelte e si danno battaglia nell’aria leggera di Palma de Mallorca, entra un’altra rotazione che addirittura viene segnalata alla prima boa di bolina, Sled sembra entrare nel bordo giusto, e capitalizza un ottimo risultato di giornata che sommato al sesto posto della prima gli vale la seconda posizione in classifica generale ad un solo punto da Platoon. Seconda piazza per Alegre, terza per i russi di Bronenosec che recuperano qualche punto in classifica. Azzurra, malgrado un settimo posto rimane agganciato alla vetta e si gode un terzo posto in classifica generale. Sprofondano Quantum Racing e Phoenix, penultimo e ultimo rispettivamente. Ottima seconda prova per Xio/Hurakan, Marco Serafini conduce bene il suo TP52 coadiuvato da Tommaso Chieffi alla tattica, per la barca marchigiana è un nono posto con merito.
Marcus Wieser (GER) tattico di Platoon (GER): “Non ho potuto navigare a Porto Cervo perchè ero ai campionati mondiale di dragoni, ma sapevo che saremmo andati bene perchè a Valencia la barca mi aveva dato delle buone sensazioni. A Porto Cervo hanno reso la barca ancora più veloce e ora siamo contenti. Abbiamo fatto qualche lavoro alla barca. E ‘un sollievo per Harm vincere la sua prima regata, siamo tutti molto felici. La nostra seconda gara può definirsi meglio della prima perchè siamo riusciti, malgrado il ritardo, ad essere dal lato giusto nel momento giusto. Per me lavorare con Sebastian Col nel ruolo di stratega funziona molto bene perché è molto analitico e mi passa molte informazioni importanti, la combinazione è buona. Ma Porto Cervo è stata una settimana dura per Sebastian perché è necessario controllare Harm. Lui è un grande timoniere e un bravo ragazzo, ma lui ha le sue emozioni e devo gestire tutti questi momenti. Non navighiamo da quattro o cinque anni. Sapevamo che possiamo vincere le regate e fare bene. E’ tutto relativo,domani Quantum Racing tornerà”.
Guillermo Parada (ARG), timoniere Azzurra (ITA): “Tutto bene, anche se oggi sembrava veramente un giorno complicato, il vento non era per niente stabile, ogni salto dovevi essere in fase. Nel complesso, la prima regata è andata via liscia, siamo riusciti ad essere nella testa della regata e a controllare, i ragazzi hanno manovrato bene e siamo andati lisci. Nella seconda prova ci siamo trovati in un salto di vento e traffico nel momento in cui volevamo recuperare e far qualcosa, nella poppa poi c’è stato un momento di apprensione tra Phoenix e Gladiator, noi ci siamo travati in questo incidente e abbiamo perso posizioni, rotto due candelieri, per fortuna i ragazzi sono rimasti tranquilli e siamo riusciti ad uscire da questo inconveniente, recuperando anche qualche posizione, forse ci danno anche qualche punto per i danni subiti, siamo tranquilli, ci sono molto regate da fare e il cammino è ancora lungo”.
Michele Ivaldi (ITA), tattico di Bronenosec (RUS): “ Non è un campo di regata facile e il livello è altissimo, tutte le barche sono velocissime con queste condizioni è difficile, appena ti trovi un pelo indietro cominci a non trovarti gli spazi per muoverti ed è facile perdere delle posizioni. Non siamo stati pulitissimi oggi come manovre in generale, però abbiamo assolutamente tutte le possibilità per far bene. Non puoi cedere un centimetro, abbiamo visto nella prima prova Azzurra e Quantum fare bene e poi perdere terreno nella seconda. Sarà un campionato che si deciderà con la consistenza, cercando di portare a casa dei quarti e dei quinti posti che possono certamente farti andare lontano e in alto nella classifica finale”.
Francesco Bruni (ITA), tattico di Phoenix (BRA): “Mi sarebbe piaciuto che la seconda fosse andata bene come la prima, perchè il quarto posto è un ottimo risultato in questa flotta e per come sono andate le regate oggi sarebbe stato ottimo. La prima prova come detto siamo riusciti a chiudere quarti, mentre nella seconda non siamo partiti bene, volevamo essere più brillanti, volevamo almeno chiudere con tre-quattro barche dietro, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto due errori nella seconda regata, un paio di errori tattici e poi la barca di poppa non ci sembrava molto agile. All’arrivo abbiamo perso due posizioni di pochissimo, peccato. Sicuramente è una flotta così tirata che ci metti un attimo a trovarti dietro, oggi non bastava partire bene, sicuramente aiuta nella prima parte. Chiaramente la partenza è un momento più difficile per un team che non è molto affiatato, perchè la comunicazione a bordo non è di certo al massimo e ci sono quei piccoli meccanismi che si devono rodare. Sicuramente allo start e nei giri di boa, l’equipaggio affiatato fa la differenza, noi siamo un pò carenti in questi meccanismi ma cercheremo di essere rapidi nel colmare questo gap”.
La gallery con gli scatti di Max Ranchi
Il video del Day 1