In una sala gremita di appassionati e curiosi, alla presenza delle autorità cittadine, si è tenuto ieri venerdì 23 ottobre l’incontro con il navigatore Matteo Miceli, organizzato dal Circolo Nautico Santa Margherita al Centro Civico di Caorle.
A focalizzare l’attenzione di tutti l’emozionante racconto in prima persona del giro del mondo in completa autonomia energetica e alimentare, partito un anno fa da Roma, che ha visto Matteo Miceli solcare gli oceani per quasi cinque mesi, passando i tre Capi con la sola compagnia di due galline.
Molte le domande dei presenti, che hanno toccato temi di grande interesse per tutti i velisti d’altura: la gestione del sonno, la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili come l’eolico e il fotovoltaico, l’alimentazione e la gestione della strumentazione tecnica di bordo.
Un’impresa i cui numerosi dati scientifici raccolti sono ancora allo studio dell’equipe dell’Università La Sapienza, che ha subito un arresto improvviso a causa della perdita della chiglia e del naufragio di Matteo, assistito da un grande team che ha coordinato le operazioni di soccorso. Tra questi l’Ing. Paolo De Girolamo, che ieri a Caorle ha raccontato le concitate ore vissute a terra e il successivo recupero di Eco 40, ritrovato a largo delle coste del Brasile unmese dopo. Grande attenzione anche per l’analisi meteo e lo studio di correnti e venti, illustrato da Andrea Boscolo di Meteo Sport, che ha seguito l’impresa di Miceli fin dalle prime ore.