Soccorso in mare, cambiano le regole

La commissione trasporti della camera dei deputati ha approvato all’unanimità la risoluzione che ho presentato: il Governo dovrà colmare il vuoto normativo attuale e regolamentare l’attività di soccorso in mare prevedendo che possa essere effettuato da operatori specializzati e con l’applicazione di tariffe predeterminate”.

Ad annunciarlo il vicepresidente della commissione trasporti della camera dei deputati Vincenzo Garofalo (Area Popolare).

In sintesi- spiega Garofalo- oggi nel caso in cui una imbarcazione da diporto vada in avaria in mezzo al mare la guardia costiera e le altre autorità marittime hanno l’obbligo di intervenire solo per portare in salvo le persone che si trovano a bordo. Nulla dispone il codice della navigazione in merito alle attività di rimorchio del mezzo. Per colmare il vuoto normativo fino ad oggi si è fatto riferimento all’art 491 del codice che impone un obbligo di assistenza in capo a chi si imbatte in una imbarcazione in avaria e il dovere del proprietario della stessa di corrispondere al soccorritore una indennità proporzionata al valore dei beni recuperati (non solo l’imbarcazione stessa ma anche tutto quello che si trova a bordo). Una disposizione che si mostra inadeguata alle esigenze del settore dal momento che, dai tempi della emanazione del codice, la nautica da diporto è cresciuta in modo esponenziale e le avarie alle imbarcazioni sono oggi frequenti. Grazie al voto favorevole espresso oggi dalla Commissione sulla risoluzione presentata insieme al collega Causin, finalmente si impegna il Governo a intervenire. Il Governo dovrà, anche mediante integrazione delle vigenti norme del codice della navigazione, introdurre disposizioni che regolamentino gli interventi di rimorchio in mare effettuati dai privati, o che prevedano la possibilità delle autorità competenti di trainare le imbarcazioni in difficoltà sulla base di un preciso tariffario. Da anni gli operatori del settore chiedevano un intervento del Governo in questa direzione. Oggi, grazie a questa risoluzione, il Governo è impegnato a intervenire sul tema a stretto giro”.

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