I lavori per la demolizione della Hotio Hellas sembrano destinati ad iniziare entro marzo. Il condizionale però – aggiungiamo noi – per una vicenda che si protrae da almeno sei lustri è d’obbligo.
“Questa – commenta l’assessore all’Ambiente ed al Demanio del Comune di Chioggia Elena Segato – dovrebbe essere davvero la volta buona. Ieri, ne ho avuto ampia rassicurazione proprio dai responsabili del Provveditorato interregionale per le Opere Pubbliche, subentrato all’ex Magistrato alle Acque“.
La nave è in secca dal lontano 1983, arrivò nel porto di Chioggia essendo di proprietà di un’armatore russo che non pagò le tasse per sdoganare la merce e abbandonò sia il carico che l’equipaggio in città. Per un lasso di tempo il Comune si fece carico della situazione fino a quando l’equipaggionon venne rimpatriato. Nel corso della sua storia la nave avrebbe cambiato ben sei volte il nome e, chi va per mare lo sa, il cambiare nome ad una barca non porta fortuna.
La demolizione – che costerà alle casse dello Stato 903 mila 701 euro – permetterà alla città di Chioggia di gustare nel miglior modo possibile la bellezza del paesaggio lagunare senza più la presenza di questo relitto.
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