Dopo il Mondiale della tavola a vela olimpica RS:X, oggi si è concluso anche il Campionato del Mondo del doppio olimpico 470, che si è disputato a San Isidro, in Argentina, località turistica che sorge a pochi passi da Buenos Aires. I due titoli iridati, assegnati dopo che nella mattinata (ora locale) i migliori dieci di ciascuna flotta si erano affrontati nelle Medal Races conclusive, sono andati ai croati Fantela-Marenic e alle francesi Lecointre-Defrance, ai vertici fin dalle prime prove di questo campionato che ha riunito in Sudamerica 42 equipaggi maschili e 39 femminili.
L’equipaggio italiano formato da Gabrio Zandonà e Andrea Trani, che stamane partiva dal settimo posto della graduatoria maschile, ha chiuso la Medal in sesta posizione, lo stesso, ottimo risultato finale ottenuto in questo Mondiale 470 dal timoniere romano, che alle ultime Olimpiadi di Londra si era classificato al quarto posto, sempre nella classe 470.
Questo il commento del DT della Squadra Olimpica Michele Marchesini al termine dei due Campionati del Mondo.
“Mattia Camboni si conferma Campione del Mondo Under 21, un buon risultato, ma rientriamo da Israele con un bottino al di sotto delle aspettative, una certa rabbia e tanti “compiti per casa”. La Squadra Nazionale ai Mondiali della tavola olimpica RS:X era partita molto bene nelle qualifiche, dalle quali uscivamo con Flavia Tartaglini seconda nel femminile e Camboni quattordicesimo ma potenzialmente a ridosso del settimo posto per il gioco degli scarti tra i maschi. Poi, una gestione forse non adeguata del giorno di riposo e, soprattutto, la scarsa convinzione e grinta nelle prove di finale in condizioni meteo identiche a quelle dei primi due giorni, hanno inciso pesantemente sui risultati, di Tartaglini in primis, che ha chiuso a ridosso della top ten pagando il blackout delle prime cinque prove di finale. Questo poteva essere un grande Mondiale per Flavia e si è visto con la vittoria dell’ultima prova dove era palese che l’atleta, fuori dalla Medal Race, gareggiava in una divisione inferiore al suo livello. Dispiace perché certe occasioni vanno colte. I problemi non sono a mio avviso tecnici, ma vanno ricercati altrove, e ci lavoreremo. Marta Maggetti, ventiduesima, ha dato ancora un segnale di crescita: è oggi, di fatto, la numero due in Italia e continueremo ad investire su di lei; certo, brucia il podio Under 21 mancato per un soffio a livello giovanile. Laura Linares, ventiseiesima su 29 atlete in Gold, ha fornito ancora una prestazione opaca: purtroppo non riesce a confermare in classe olimpica i risultati ottenuti a livello giovanile.
Probabilmente deve rivedere l’impostazione della sua preparazione autonoma. Comunque le nostre porte sono sempre aperte e le regole chiare.
Per quanto riguarda il 470, siamo molto soddisfatti del sesto posto di Zandonа-Trani nel maschile. Quello di Buenos Aires è stato un Campionato del Mondo difficile, con venti leggeri, venti forti, temporali, alghe, corrente e l’esperienza ha pagato. Il duo della Marina Militare sta seguendo il percorso di risultati che era stato richiesto loro già alla fine del 2014. Zandonà e Trani sono partiti tardissimo in questa rincorsa e non ci sono più margini di errore, è chiaro, ma ora finalmente pare che il dado sia stato tratto. C’è tanto da fare, ma quando ci sono livello e impegno… Un plauso anche a Ferrari-Calabrò, che chiudono ventiquattresimi il loro primo Mondiale assoluto. Nel femminile la flotta era esigua, Berta-Carraro conquistano un ventesimo posto che vale il Team Performance, ma siamo ancora lontani e la strada è lunghissima”.