Il normale ciclo annuale della nave scuola Amerigo Vespucci è cadenzato da una sosta invernale, con le manutenzioni ordinarie necessarie per preparare la nave alle campagne di istruzione, durante le quali la nave svolge un ventaglio di attività cha va dalla formazione all’immagine e promozione. Il momento centrale della vita del Vespucci è la campagna di istruzione, quando imbarcano gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, terminato il primo anno di studi.
Ogni venti anni circa la nave affronta lavori di manutenzione straordinaria, molto più impegnativi e lunghi, che comportano l’interruzione delle campagne. Nella vita del Vespucci, sono state svolte appena 4 soste lavori straordinarie, durate più di 12 mesi:
- nel 1940 – principalmente per motivi bellici;
- nel 1964 – con l’installazione della nuova motorizzazione, sbarcata durante l’attuale sosta, dopo ben 50 anni di eccellente servizio;
- nel 1973 – con un generale ricondizionamento dei locali di vita e arredi, principalmente quelli dell’equipaggio;
- nel 1997 – un intervento massiccio al ponte di coperta, con la sostituzione dell’intera copertura in teak – fatto arrivare direttamente dalla Birmania.Altre due soste, per grandi lavori ma di durata inferiore a 12 mesi si sono svolte:
- nel 1984 – con l’ammodernamento di numerosi impianti e l’installazione del nuovo sistema di condizionamento;
- nel 2005 – con un consistente intervento sullo scafo, la sostituzione di oltre 30 corsi di fasciame e la sostituzione del tronco dell’albero di Trinchetto.
Se queste attività, seppur ingenti, sono state sempre settoriali e comunque circoscritte. La sosta attuale è stata davvero eccezionale, unico intervento di tale portata, mai verificatosi in passato, che ha visto lavorare contemporaneamente sull’apparato motore, sui locali di vita, lo scafo, la coperta, l’alberata. Il layout generale dei locali interni, inoltre, è stato ammodernato, adattandolo alle nuove esigenze.
Giunto ormai a conclusione dei grandi lavori di ammodernamento, iniziati nell’ottobre 2013, l’Amerigo Vespucci, il veliero senza tempo della Marina, è pronto a riprendere il mare per una nuova campagna, alla veneranda età di 85 anni. La nave, infatti, fu varata il 22 febbraio 1931, a Castellammare di Stabia ed è l’unità più anziana della Marina in servizio. Sopravvissuta al rischio di essere ceduta come bottino di guerra alla fine del secondo conflitto mondiale, destino in cui cadde, purtroppo, la gemella Cristoforo Colombo; l’Amerigo Vespucci rinasce, dopo oltre due anni di lavori nell’Arsenale di La Spezia.
Moltissime e innovative migliorie sono state apportate alla nave nel corso della sosta, come la sostituzione completa dell`apparato di propulsione e generazione d’energia, l’impianto elettrico, la linea d`asse e la timoneria, i locali di vita, con un ampliamento della capacità ricettiva, lo scafo, la coperta, le alberature, oltre all’implementazione di un nuovo layout generale, volto a ottimizzare la destinazione d’uso di diversi locali di bordo.
Adesso all’orizzonte si affacciano i numerosi impegni e traguardi da raggiungere per la Regina dei mari. L’addestramento del personale anzitutto, la formazione degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno e della Scuola Navale Morosini di Venezia. A bordo si terranno anche con corsi di navigazione e arte marinaresca e di educazione al mare della collettività.
Nave Vespucci, da sempre testimone all’estero delle eccellenze italiane, svolgerà inoltre un importante ruolo nell’esprimere la cosiddetta Naval diplomacy, contribuendo ad affermare l’immagine del nostro Paese all’estero. Sempre più vive saranno le collaborazioni con le università del mare e delle tecnologie marine, mantenendo quel ruolo eticamente prezioso di ambasciatore UNICEF, a sostegno del WWF nella protezione e nella eco-sostenibilità dell’ambiente.
Da quest’anno nave Vespucci sarà anche porta-bandiera dell’iniziativa “Olimpiadi a Roma nel 2024”.
La regina dei mari spiegherà le vele tra qualche ora per la prima parte della Campagna, circumnavigando l’Italia e toccando i maggiori porti nazionali con a bordo gli allievi della Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia.
Seguirà poi la campagna d’istruzione all’estero, con a bordo gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, per cominciare e perseverare, come recita il motto della nave, nella più entusiasmante e indimenticabile esperienza della loro vita, navigare a bordo della nave più bella del mondo, restituita al suo massimo splendore.
Fonte:www.marina.difesa.it