A qualche giorno dalla conclusione della GC32 Riva Cup ecco un primo bilancio dell’evento, che tra tutte le regate organizzate alla Fraglia Vela Riva e forse su tutto l’Alto Garda insieme al Meeting del Garda Optimist, è l’unica che ha saputo richiamare l’attenzione e la presenza di persone non necessariamente appassionate di vela, arrivate sul lago per gustarsi lo spettacolo. Vedere questi catamarani volanti dai sentieri o dalle strade che fungono da tribuna naturale con vista sul campo di regata, ha affascinato anche chi non si è mai fermato ad osservare una barca, un windsurf. La velocità, che ha toccato quasi i 40 nodi, il volo nelle andature di traverso e lasco, non hanno eguali nei confronti di altre imbarcazioni. E dalle immagini montate nell’ultimo video riassuntivo si può notare che non è una “corsa ai cavalli” su chi va più veloce, ma una vera e propria regata, con tattiche, precedenze, incroci come tutte le altre regate, ma a velocità pazzesche. Anche alla Fraglia Vela Riva alla vigilia c’era molta attesa, essendo la prima volta al mondo che ben 9 scafi foil di queste dimensioni (32 piedi) e così performanti regatavano tutti insieme in un luogo ventoso, abbastanza limitato nello spazio e invaso da windsurf, barche di ogni genere o kite nella zona più a sud. Il coordinamento tra club, classe Gc32, Comitato di Regata e Giuria, Polizia e Croce Rossa, oltre alla capacità dei timonieri di livello a dir poco stellare (5 medaglie olimpiche e una decina i velisti in Coppa America) ha permesso che lo spettacolo fosse tale, con il campo di regata libero da ogni mezzo, e quindi in sicurezza.