Una semplice veleggiata può diventare un giorno speciale e ricco di emozioni… la differenza la fa l’equipaggio.
E’ stato un successo il primo evento di “Mariniano la scuola” con i ragazzi universitari del corso di studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova promossa dall’associazione JodenJoy di Padova. L’idea nasce da una metafora: “Marinare” in gergo studentesco, è sinonimo di bigiare, bruciare ovvero decidere di non andare a scuola per dedicarsi ad altre attività più piacevoli. La paura della verifica, il sentirsi inadeguato rispetto al compito proposto, lo scarso coinvolgimento emotivo per le attività proposte sono alcune tra le principali cause del marinare. Quando marinano gli studenti si immergono in un universo sterile in cui si perdono così come le loro energie positive e le loro curiosità. Inoltre diventano, assenza dopo assenza, sempre più estranei al proprio contesto classe, sempre più sradicati e demotivati, sempre -a detta degli insegnanti- “più indietro”.
Alla luce di queste premesse il progetto “Mariniamo la scuola” è nato nel 1995 da un’idea di Ludovico Rocca (Skipper esperto) e Lorena Rocca (docente di geografia umana all’Università di Padova) con l’intento di offrire agli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado un’esperienza formativa motivante e coinvolgente al di fuori della scuola (e qui il senso del marinare) al fine di potenziare la conoscenza del territorio, le problematiche legate alla protezione dell’ambiente attraverso la costituzione di un rapporto più diretto con la cultura marinara in generale e con il veleggiare in particolare.
Forte della valenza educativa che in dieci anni di attività il progetto ha dimostrato, l’attività è stata proposta ad un centinaio di ragazzi del corso di Fondamenti di Geografia della Prof. Rocca e del Dott. Donadelli, futuri insegnanti delle scuole dell’infanzia e primaria che hanno aderito con entusiasmo alle tre giornate in barca a vela, il 30 Maggio, il 7 ed il 13 Giugno. Nell’esperienza del navigare hanno riconosciuto la valenza educativa dell’imparare facendo, il saper ascoltare invece che sentire, la riflessione sul rapporto tra geografia umanistica e lettura del mare, il valore di gruppo e la divisione dei ruoli, il Team building e lo sviluppo della Leadership.
La veleggiata attraverso i canali della laguna veneta è stata accompagnata da momenti di silenzio in ascolto della natura, da chitarra e canzoni stonatamente urlate al cielo, da adrenaliniche virate e strambate e si è conclusa con una divertente caccia all’indizio con i termini marinareschi, organizzata dalla skipper Silvia Tessari.
I ragazzi hanno rilasciato dei feedback molto positivi, qualcuno l’ha reputata addirittura la giornata universitaria più bella della vita… esperienza assolutamente da ripetere!
Un grazie va agli skipper ed alla altre associazioni che hanno collaborato, permettendo lo svolgimento e dimostrando ancora una volta quanto la collaborazione sia importante e costruttiva a dispetto della competizione.