La conferenza dei servizi, convocata dalla Città metropolitana di Venezia ha licenziato con parere favorevole nei giorni scorsi le modifiche al regolamento metropolitano sulle targhe LV “Laguna Veneta” relative al rilascio dei contrassegni.
Si sta per concludere, quindi, l’iter indicato il mese scorso dall’assessore ai trasporti della Regione del Veneto alla competente Commissione consiliare regionale, che prevede di intervenire sul regolamento con le seguenti modifiche e integrazioni:
- portare la validità temporale dei contrassegni da 4 a 8 anni;
- introdurre la convalida del contrassegno mediante strumenti informatici on line;
- consentire a chi non ha ancora convalidato il contrassegno di farlo nei prossimi 3 anni, individuando ulteriori “finestre temporali” (tre scadenze);
- prevedere che i contrassegni già convalidati, cioè quelli dei proprietari che hanno rispettato le scadenze fissate dalla norma, siano validi per otto anni a partire dalla data dell’ultima “finestra temporale” individuata.
Alla complessa procedura di elaborazione del nuovo testo hanno partecipato la Capitaneria di Porto, la Motorizzazione Civile, l’Autorità Portuale, il Comune di Venezia, il Comune di Chioggia, la Città Metropolitana ed ovviamente la Regione.Il percorso amministrativo prevede che ora le modifiche proposte siano formalmente ratificate da parte del Consiglio Metropolitano.“Ho scritto proprio oggi al Sindaco Metropolitano – riferisce l’assessore – chiedendogli al più presto di convocare il Consiglio Metropolitano per l’esame e l’approvazione del testo licenziato dalla conferenza dei servizi, informando poi diffusamente i cittadini delle novità introdotte nel regolamento. Ma ho anche chiesto formalmente al Sindaco di spostare le competenze relative ai contrassegni ‘Laguna Veneta’ dalla Regione, che da oltre dieci anni se ne occupa, agli uffici della Città Metropolitana, a decorrere possibilmente dal 1 gennaio 2017”.La modifica del regolamento ha lo scopo di snellire la procedura burocratica per migliaia di proprietari di natanti da diporto a motore con potenza superiore a 10 HP circolanti nella laguna veneta, risolvendo i problemi sorti a seguito dell’approvazione, nel giugno del 2014, di una delibera del soppresso Consiglio Provinciale di Venezia.“Auspico – conclude l’assessore – che il Consiglio Metropolitano metta al più presto la parola fine a questa vicenda, per la quale sono impegnata a cercare una soluzione sin dai primi giorni del mio insediamento”.