Fare squadra per cercare di risolvere i problemi del canale novissimo. È questa la mission della neonata associazione che riunisce le sei darsene che sorgono sul Canale Novissimo. Promotori dell’iniziativa sono Prima darsena, Centro nautico Emmecar, Romea yacht club, Circolo del canale, Circolo nautico Fiore, Circolo nautico Valli. La neonata associazione, nata ufficialmente venerdì scorso ma operativa già da ottobre, cercherà di risolvere l’annoso problema della navigabilità che oggi è compromessa e crea problemi di transito con la bassa marea e la tenuta degli argini col rischio continuo di esondazioni del canale e di infiltrazioni nelle residenze vicine.
Il Canale venne realizzato agli inizi del Seicento come prolungamento del Taglio Nuovo dopo che questo ha raggiunto il Naviglio del Brenta presso Mira Taglio. Praticamente rettilineo, procede in direzione sud-est per poi piegare verso sud all’altezza di Gambarare. Scorre quindi ai margini della Lagunameridionale, attraverso i territori di Campagna Lupia e Codevigo. Si volge infine ad est, parallelamente al Brenta e, dopo Valli, sfocia in Laguna presso il canale Poco Pesce, da cui si può facilmente raggiungere Chioggia.
“Il canale presenta grossi limiti di navigabilità – spiega la presidente dell’associazione Darsene Novissimo, Elisa Zagolin – per la presenza di sedimenti nei fondali che limitano il tirante d’acqua, in moltissimi punti l’altezza arriva a poche decine di centimetri. Questo pregiudica il passaggio delle imbarcazioni che spesso subiscono danni e sono costrette a attraversare il canale solo quando arriva l’alta marea. Condizione che comunque non assicura di trovare un sufficiente pescaggio d’acqua. La stessa situazione si verifica alla fine del canale, nel Novissimo Esterno“.
Questi problemi sono noti da anni e stanno causando anche grossi danni alle darsene che insistono lungo l’asta del canale che subiscono una continua emorragia di natanti che se ne vanno per trasferirsi in altre darsene. Attualmente i posti barca sono un migliaio e soprattutto nel periodo estivo i mezzi che passano raggiungono numeri importanti.
“Con queste premesse era obbligo unirsi in un’associazione – continua ancora la Zagolin – facendoci carico della situazione e dandoci un profilo moderno per la promozione del territorio. Ci siamo subito fatti promotori della realizzazione di una palificazione del Novissimo, che si sta realizzando in questi giorni, perché la tenuta degli argini è sempre stata un grosso problema. In passato le acque sono tracimate e in alcuni punti esistono fessure importanti che causano infiltrazioni e danni alle proprietà vicine”.
L’associazione ha tra le finalità la riqualificazione, la valorizzazione e il miglioramento del territorio e del canale, da Chioggia a Codevigo, e la promozione turistica. Nella cena di venerdì ha annunciato anche l’intenzione di promuovere incontri e serate informative per avviare collaborazioni con altre realtà che abbiano lo stesso scopo