Le estreme latitudini australi, sui mari più freddi e inospitali del mondo, fanno da scenario alla navigazione di Gaetano Mura e Italia, il Class 40 col quale sta dando vita al tentativo di record sulla circumnavigazione del globo in solitario. Dopo 43 giorni dalla partenza di Gibilterra, lasciato alle spalle l’Atlantico, l’ocean-racer sardo ha davanti a sè oltre 5000 miglia di Oceano Indiano, prima di doppiare il Capo Leeuwin sotto all’Australia ed entrare così nel Pacifico.
Battuti dalle tempeste continue, gli oceani del sud stanno colpendo duro anche la flotta di skipper impegnati nel Vendée Globe, molti dei quali si trovano a navigare non lontano da Gaetano Mura e Italia. Sono già 7 (su 29 partenti) i ritirati di quella che viene definita “l’Everest della vela”, la regata intorno al mondo in solitario senza assistenza: gli ultimi sono il francese Sebastien Josse, tra i favoriti, che ha rotto un foil nell’impatto con un’onda frangente, l’esperto Kito De Pavant, che ha abbandonato la sua barca con la chiglia rotta che imbarcava acqua ed è stato salvato da una nave. Una via d’acqua anche per Thomas Ruyant, che spera di riuscire a riparare e continuare la corsa. Il giapponese Kojiro Shiraishi, che ha rotto l’albero due giorni fa, è in porto a Città del Capo.
IL DIARIO DI BORDO
“Oggi la giornata più incredibile dalla partenza: sono ai confini del mondo, a sud. Piove, fa un freddo polare, l’acqua è a 4 gradi, ci sono i groppi, 35 nodi di vento e onda al traverso. Non so se sono in un film o nella realtà… Mi tornano in mente tutti i navigatori che sono passati da queste parti. Navigatori da me conosciuti di persona, amici attuali, sconosciuti o di tempi passati. Ho sempre avuto stima di loro, ma ora che sono qua, ad assaggiare dal vivo, per ognuno, singolarmente, mi levo il cappello e lo butto a terra.
“Fa freddo, le escursioni in coperta si limitano all’indispensabile, fuori il forte vento fa percepire l’aria ancora più fredda, dentro è difficile qualsiasi azione. Italia accelera, sbanda su un fianco, incassando spesso un’onda al traverso come un ceffone a mano piena in un boato di aggressione, l’onda invade la coperta, scavalca tutta la tuga e si rituffa dalla parte opposta per riunirsi al suo elemento e ridiventare ancora onda, con scrosciare vivido che il rigido e sottile scafo amplifica e restituisce senza filtri.
“Albeggia alle 2 del mattino, un crepuscolo tetro e affascinante allo tempo stesso. Grigio, selvaggio e pieno di vita, già carico alle prime luci di un’energia possente e di schiuma bianca che rotola sulle creste. La sera tramonta di una luce a tratti dolce e spesso il cielo limpido e scuro si riempie di stelle quasi voglia farsi perdonare per averci malmenato tutto il giorno e per come continuerà a farlo per tutta la notte.”
LA SITUAZIONE METEO
Una nuova saccatura con relativo fronte freddo ha caratterizzato la giornata dell’8 dicembre di Gaetano, con venti da nordovest sui 35-40 nodi associati a forte pioggia e locali “groppi”. La depressione attualmente a sud dell’area di navigazione del Class 40 Italia, alla latitudine di 60°S, in lento movimento verso est, garantirà ottime condizioni di vento da ovest compreso tra i 25-35 nodi almeno per le prossime 48 ore.
Questa situazione ottimale permetterà ad Italia di navigare veloce verso le Isole Crozet gestendo qualche strambata.
Sul medio periodo invece, si sta formando una depressione molto energica attorno ai 43°S, in veloce movimento verso est-sudest, che interesserà l’area di navigazione di Gaetano con venti sostenuti tra i 40-45 nodi e raffiche a 55 nodi a partire da mercoledì 14 dicembre.