È iniziata nei giorni scorsi – per mezzo della società Co.Fer.Met Srl – la rimozione del relitto della Notios Hellas, la nave che da oltre trent’anni giace in una secca a Chioggia nei pressi dell’ex porto commerciale di Isola Saloni.
La nave è in secca dal lontano 1983, arrivò nel porto di Chioggia essendo di proprietà di un’armatore russo che non pagò le tasse per sdoganare la merce e abbandonò sia il carico che l’equipaggio in città. Per un lasso di tempo il Comune si fece carico della situazione fino a quando l’equipaggio non venne rimpatriato. Nel corso della sua storia la nave avrebbe cambiato ben sei volte il nome e, chi va per mare lo sa, il cambiare nome ad una barca non porta fortuna.
A decorrere dal 19 gennaio – come riporta l’ordinanza nr. 02-2017 della Guardia Costiera di Chioggia che conferma l’inizio dei lavori – e per un periodo di 180 giorni continuativi, l’impresa “Co.Fer.Met Srl” effettuerà, mediante l’impiego di due pontoni modulari ed un rimorchiatore, i lavori di rimozione della M/N Notios Hellas – Progetto esecutivo n°2477/2. Durante le attività, il canal Lombardo Esterno sarà attraversato trasversalmente in superficie dai mezzi impegnati nel trasporto del materiale derivante dalla demolizione dall’area di cantiere alla limitrofa banchina “M. Schiavuta” dello scalo portuale “Isola Saloni”, mentre in profondità e lungo la stessa direttrice da una condotta destinata al trattamento delle acque reflue.
L’intera operazione, finanziata con una cifra di circa un milione di euro dal Ministero dell’ambiente, finalmente permetterà alla città di Chioggia di gustare nel miglior modo possibile la bellezza del paesaggio lagunare senza più la presenza di questo relitto.
Si ricorda che nei pressi del cantiere è fatto obbligo transitare a lento moto, evitando di creare pericoloso moto ondoso e prestando la massima attenzione ad eventuali segnali che dovessero provenire dai mezzi sopracitati, dai quali si dovrà rispettare una distanza di sicurezza tale da non comprometterne le manovre. In presenza dei mezzi da lavoro, è vietato navigare tra l’area di cantiere sopraindicata ed il campo briccole “la Perognola” normalmente destinato all’ormeggio di chiatte e galleggianti.