Discussione interessante quella avvenuta martedì 22 febbraio in commissione a Ca’ Farsetti, nata da una interrogazione di Maurizio Crovato (Lista Brugnaro) cui chiedeva lumi circa la condotta di barchini da parte di minorenni.
La cronaca cittadina ha infatti riportato recentemente numerosi episodi legati alla conduzione spericolata di barchini condotti da minorenni che poco sanno di condotta marinara.
Va comunque sottolineato che attualmente la normativa nazionale (Codice della Nautica da Diporto D.Lgs. 171/2005) vigente acconsente la conduzione di natanti a diporto a sedicenni, senza nessuna verifica abilitativa e che facilmente si procede all’elaborazione dei motori omologati fino 10 hp (senza obbligo di contrassegno identificativo), mediante piccoli, elementari e fraudolenti accorgimenti meccanici, che li rendono molto più potenti e più difficilmente governabili. Motori che facilmente, grazie alla loro potenza unità alla leggerezza dell’imbarcazione pressochè in vetroresina, raggiungono velocità vicine ai 25 nodi.
La commissione ha quindi chiesto a Sindaco ed assessore competente di valutare se aumentare le sanzioni previste dai regolamenti e che venga richiesto il consenso scritto da parte di chi è proprietario del mezzo per i conducenti minorenni.
Si procederà quindi anche ad una campagna di informazione e sensibilizzazione nelle scuole superiori e negli istituti formativi sull’uso corretto dei natanti, anche con prova finale di accertamento, perché la vera sfida educativa è promuovere la cultura del rispetto delle regole e della sicurezza nautica, propria e degli altri.
Questo però potrebbe non essere sufficiente:”Occorre introdurre l’obbligo del patentino rilasciato da scuole nautiche o enti pubblici riconosciuti – ha spiegato il comandante della sezione Traffico acqueo della Polizia urbana Giordano Zuin – obbligatorio per i minorenni alla guida di barche con motori superiori a 7,36 kilowatt, cioè dieci cavalli”.