Riportiamo da Lagunamare nr.93 di febbraio/marzo 2017 (il magazine di Assonautica Venezia) un’interessante editoriale a firma del presidente dell’Associazione Roberto Magliocco, nel quale rispunta un vecchio progetto che potrebbe presto vedere la luce.
“Il 2017 dovrà essere un anno di svolta per Assonautica Venezia – scrive dalla colonne di Lagunamare Roberto Magliocco, presidente di Assonautica Venezia – Se vogliamo continuare la nostra azione di promozione, sviluppo e conoscenza del mondo nautico veneziano, anche attraverso Lagunamare, dobbiamo trovare nuove fonti di sostentamento. Sono in corso trasformazioni istituzionali e tagli di bilancio che spingeranno Assonautica a realizzare dei progetti che siano in grado di renderla maggiormente indipendente dal punto di vista economico. Ragione per cui entro quest’anno vogliamo concretizzare alcuni dei progetti che portiamo avanti, finora inascoltati, da anni. Tra questi i principali sono l’area Spina ai margini di forte Marghera ed il campo boe a Poveglia.”
Secondo Assonautica il campo boe avrebbe un doppio vantaggio in quanto da un lato sarebbe facilmente realizzabile, e dall’altro avrebbe la positiva conseguenza di migliorare la situazione ormeggi in laguna. Già nei primi mesi del 2013 Assonautica Venezia iniziò i primi contatti con l’amministrazione provinciale in un’incontro nella sede della provincia a Mestre, dove si trovarono l’allora assessore alle Attività produttive Lucio Gianni e il consigliere provinciale e presidente della sesta commissione Roberto Dal Cin (lavoro, attività produttive) insieme a Roberto Magliocco presidente di Assonautica e Ascom Venezia, il vicepresidente di Assonautica Sandro Schiavi e i consiglieri William Pinarello e Giorgio Manao.
“La nostra idea – continua Roberto Magliocco – è di realizzare un parco boe fornito di servizi come il ritiro spazzature e la navetta con il Lido e con Piazza San Marco. Un progetto che regolerebbe l’oggi anarchica situazione che si viene a creare a fianco di Poveglia quando decine di barche si ancorano senza alcuna organizzazione, ed incentiverebbe allo stesso tempo la sosta per quelle barche che sono troppo impattanti per girare nei canali veneziani. “