Un sogno, un messaggio. Da solo, oltre ogni barriera.
TRI è un obiettivo di Marco Rossato ed è frutto di anni d’esperienze velistiche svolte fra mare e lago. Il progetto viene supportato dalle associazioni Sailability Onlus di cui è a capo e fondatore dal lontano 2005 e da molte altre sparse fra l’Italia, Francia, Spagna, Svizzera e USA. TRI è un sogno nato nel lontano 1998 e che oggi, dopo anni di esperienza trova finalmente modo di prendere vita e trasmettere così un messaggio. Le regole del mare vanno riscritte.
Da solo, oltre ogni barriera.
Se in principio un’idea non è assurda, non ha nessuna speranza.
(Albert Einstein)
Marco Rossato , vicentino classe 1974 dopo un incidente in motocicletta nel 2001 è rimasto paraplegico, ma questo non gli ha impedito di realizzare i miei sogni, ed uno di questi è la vela.
Il sogno di attraversare il grande oceano Atlantico, il sogno di arrivare a farlo da solo per dimostrare che le regole del mare sono uguali per tutti. E’ una s da che vuole dimostrare e conquistare un concetto di normalità. Dimostrare al mondo che raggiungere grandi obbiettivi è possi- bile anche se si ha una disabilità e che nello sport, come nella vita, le barriere si possono abbattere se si possiede forte deter- minazione, spirito di squadra, serietà e professionalità.
Il sogno di attraversare il grande oceano Atlantico, il sogno di arrivare a farlo da solo per dimostrare che le regole del mare sono uguali per tutti. E’ una s da che vuole dimostrare e conquistare un concetto di normalità. Dimostrare al mondo che raggiungere grandi obbiettivi è possi- bile anche se si ha una disabilità e che nello sport, come nella vita, le barriere si possono abbattere se si possiede forte deter- minazione, spirito di squadra, serietà e professionalità.
Per arrivare pronti per la fase finale del progetto, l’attraversata Atlantica, è bene essere preparati tecnicamente, fisicamente e sopratutto mentalmente. Qui non si tratta di una regata dove sali il mattino e rientri la sera a casa, ma di momenti molto più lunghi ed intensi dove l’autonomia a 360° della perso- na farà la differenza. Per arrivare a compiere un’impresa di questo genere si deve seguire un periodo di preparazione molto lungo ed intenso. Da inizio 2015 assieme a tutto lo staff, lavoriamo per definire i passaggi per raggiungere questa meta, ed il progetto si è evoluto principalmente in 2 step. Il primo passo è quello di compiere una prima impresa mai compiuta prima d’ora da nessun altro disabile motorio, ed è il periplo Italiano in solitario e la barca scelta è un Dragon y 800 Swing, un trimarano di 8mt opportunamente modificato. Per compiere un viaggio in mare di circa 3000 miglia e nel mediterraneo, bisogna conoscere la barca, bisogna testarla ed adattarla. Dove iniziare? Prima di tutto prendendo parte, già dalla primavera del 2017, ad alcune fra le importanti regate del lago di Garda come la Centomiglia, Gorla e Transbenaco. Prendere parte a queste regate permetterà di cogliere n da subito una discreta visibilità ed inizia- re a far conoscere il progetto. Ma servirà anche per testare la barca in tutte le condizioni di vento che sia leggero o teso, tutte condizioni che il lago può offrire in funzione dell’orario per via delle sue termiche che trasforma il lago in una straordinaria palestra. Oltre le regate, anche tanto esercizio in navigazioni solitarie per ricercare la perfezione. Nell’inverno del 2017-2018 entrerà in cantiere per le operazioni di modi ca sull’accessibilità e adattabilità necessarie alla navigazione in solitario. Ed arriviamo al marzo del 2018, periodo in cui il trimarano tornerà in acqua e dopo un mese di test sul lago di Garda, sarà nuovamente trasportato per fare ritorno in mare nelle acque Liguri. In maggio 2018 è prevista la partenza per compiere finalmente il primo viaggio in solitario che, dopo circa 3 mesi fra soste in porti dove si compieranno eventi facendo conoscere il progetto, faremo poi tappa all’Arsenale di Venezia dove ad attenderci ci saranno le alte cariche delle istituzioni che n da subito hanno voluto patrocinare il progetto. Ma l’arrivo finale non è Venezia ma Trieste in occasione della 50a edizione della Barcolana.