Da anni il Trofeo Rizzotti è uno degli appuntamenti clou per quanto riguarda la vela giovanile a livello nazionale. Un momento di amicizia fra team, equipaggi, bambini, prima ancora che una competizione sportiva. Una manifestazione cresciuta anno dopo anno tanto da riuscire a farsi conoscere in tutto il mondo. Regata ad invito, con la formula del team race e riservata alla classe Optimist. Velaveneta.it ha incontrato Elio Camozzi, neo General Manager della kermesse che da quest’anno ha preso in mano le redini dell’organizzazione.
D: Elio Camozzi, da quest’anno alla guida del Trofeo Marco Rizzotti, uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale del panorama velico giovanile, qual’è l’eredita che raccoglie da Corrado Scrascia?
R:“Il Trofeo Rizzotti è indubbiamente l’appuntamento più importante del Nord Adriatico e non solo, per la vela giovanile, di cui la classe Optimist é di fatto l’entrata nel mondo agonistico. La ricca eredità che Corrado Scrascia ci consegna è la sua esperinza decennale di una macchina organizzativa efficiente e collaudata, ma non ingessata. Che ha quindi recepito le variabili che ogni anno inevitabilmente si presentavano. Ha tracciato una guideline che ci permetterà di arrivare al traguardo organizzativo quasi in automatico. Un ringraziamento va a Roberta Righetti, che con il suo lavoro di contatti con i Circoli e con i coaches, ha saputo assicurare, già dalle prime edizioni, la partecipazione di importanti squadre internazionali e nazionali, creando un saldo rapporto tra il mondo Optimist e il Trofeo Rizzotti, che va oltre il Comitato organizzatore.”
D: Quale sarà la rotta che terrà Elio Camozzi al timone della manifestazione? Quel’è il progetto di sviluppo?
R: “Il Comitato Trofeo Marco Rizzotti è formato da otto persone, quattro della Compagnia della Vela, presieduta da Ugo Campaner e quattro del Diporto Velico Veneziano presieduto da Michele Giorgiutti. Ogni membro del Comitato ha assunto un preciso ruolo e competenza, con il pieno supporto dei Consigli Direttivi dei due Circoli, il lavoro, già oggi viene suddiviso, anche tra due persone esterne al Comitato, lo stesso Corrado Scrascia e Pier Bruno Rizzotti. Se funzionerà come prevedo e spero, sarà il metodo di gestione per le prossime edizioni. Miriamo inoltre a rendere sempre più visibile a livello mondiale l’evento. Cureremo in modo particolare la comunicazione con le Federazioni Nazionali della classe Optimist, soprattutto puntanto alla competitività delle squadre. Già quest’anno siamo nel calendario dell IODA, la Federazione Mondiale di classe, con particolari importanti sulla regata.”
D: Il Rizzotti, anno dopo anno è cresciuto sempre di più, qual’è secondo lei l’ingrediente vincente e fondamentale di questa manifestazione?
R:“Nato con la formula della regata a squadre, oggi siamo alla 31° edizione, formula quindi innovativa e rivolta, nelle prime edizioni, alle squadre italiane, ha avuto un velocissimo sviluppo a livello internazionale, che ha di anno in anno elevato la competitività della Regata. Lo stesso vale per la squadra arbitrale. Oggi gli Umpires, guidati dal Chief Umpires Piero Occhetto, hanno esperienze di regate al massimo livello mondiale, come la Coppa America. La qualità dell’arbitraggio è quindi altissima, così dicasi per il Comitato di Regata, anche quest’anno guidata da Adolfo Villani, attualmente Consigliere Federale. Possiamo sintetizzare in: squadra arbitrale di alto profilo tecnico e squadre molto competitive.”
D: Organizzare una manifestazione internazionale non è mai una cosa semplice, qual’è uno dei punti a cui bisogna fare più attenzione?
R:”Una premessa è necessaria. Il Trofeo Marco Rizzotti, è una competizione ad invito. Quindi è indispensabile che la scelta della squadre/Nazioni da invitare sia ben bilanciata e supportata da una ricerca tecnica con grande attenzione alle classifiche mondiali. In questa analisi è stata determinante la competenza di Pierbruno Rizzotti. Il prossimo maggio si contenderanno il Trofeo due squadre USA, prima e seconda classificate nelle mid-winter quilifier, squadre nazionali inglese, olandese e italiana, che ci assicura il segretario nazionale Norberto Foletti; squadre da: Brasile, Polonia, Serbia, Slovenia, Francia, Principato di Monaco, Russia e altre tre squadre italiane. Altro punto importante è l’ospitalità, che deve assicurare un ambiente idoneo, quindi confortevole, sereno ma anche divertente, considerando che i velisti hanno età tra i 10 e i 15 anni.”
D: Guardando in casa nostra il Veneto però non è mai riuscito ad incidere il proprio nome nell’albo d’oro, e a dire il vero non sono nemmeno tante le volte in cui ci è andato vicino. Secondo lei come mai?
R:”Devo correggerla perchè nel 2014 il Trofeo fu vinto dalla squadra di Riva del Garda. Mi auguro che in questa edizione, la nostra XII Zona, sia competitiva, perché qualità tecniche e competenze ci sono, spinte anche dall’entusiasmo del neo eletto presidente Franco Pappagallo.”
D: Un team che ancora non figura tra gli ospiti e che le piacerebbe avere?
R: “Il team australiano guidato dal coach Rob Brewer, sicuramente tra i coach più quotati al mondo.”
D: Un sogno, o un traguardo a cui spera di far arrivare la manifestazione?
R:“Ora non penso che all’edizione che stiamo organizzando: che risulti un successo. Soprattutto che lo svolgimento della regata sia appassionante e corretta, insomma entusiasmante, Senza dimenticare i rapporti di conoscenza, cameratismo e anche di amicizia che certamente si creeranno tra gli attori di questo importante evento, alla sua 31° edizione, compresi i numerosi soci dei due circoli che lavoreranno come appassionati volontari, vera colonna dell’organizzazione.”