Sabato 8 aprile presso la sala di Palazzo Grassi la LNI Chioggia e i Venturieri organizzano un incontro con la velista e navigatrice solitaria argentina Aurora Canessa. L’ingresso alla serata è libero e l’inizio è fissato alle ore 18.00.
Argentina di Buenos Aires, ma di chiare origini italiane, Aurora racconterà la sua esperienza cominciata nel ’92, quando decide di comprarsi un’imbarcazione in legno e di raggiungere le isole Falkland (o Malvine), teatro dieci anni prima di un sanguinoso conflitto tra Argentina e Regno Unito.
«Tutti mi avevano detto che sarebbe stato impossibile, ma invece sono riuscita a portare la mia presenza di rispetto verso coloro che in quel luogo, su entrambi i fronti, hanno combattuto e perso la vita. Ho capito che dovevo realizzare un progetto che sentivo dentro di me: non riuscivo a pensare alla mia vita senza una barca e senza navigare in solitario. Mi ero resa conto che soltanto in questo modo potevo essere veramente felice».
Nella primavera del 2010 risale le coste del Brasile fino a raggiungere Saint Martin nelle Antille Olandesi dove mette a punto la sua imbarcazione “Shipping”. Poi, nel maggio del 2011, la partenza vera e propria lungo l’Atlantico con arrivo un paio di mesi più tardi a Cascais in Portogallo; non sono mancati i momenti difficili, come l’uragano incrociato alle Canarieo l’improvviso black-out dell’imbarcazione, motore in avaria compreso, nel bel mezzo del Triangolo delle Bermuda.
«Non puoi iniziare una navigazione se prima non porti a termine un percorso interiore. Per veleggiare in solitario serve un allenamento fisico ma soprattutto mentale: è un’esperienza umana unica e irripetibile che ti cambia la vita e ti porta a contatto con l’energia sprigionata dal mare, mentre le cose materiali passano inevitabilmente in secondo piano».