Resta ferma e perentoria la volontà del Comitato No GPL – Chioggia di voler fermare il costruendo impianto presso Punta Poli nella cittadina lagunare.
A scendere in campo a fianco il comitato ora sono anche le stesse categorie economiche, che al termine di un incontro hanno fatto sapere di essere pronte a sostenere – anche economicamente – l’attività del Comitato che mira ad interrompere la costruzione dell’impianto da 9 mila metri di GPL a poche decine di metri da scuole ed abitazioni.
Il video del servizio andato in onda all’interno del Tg3 Veneto
A mettersi in gioco ora sono anche yacht club, diportisti e imprese del settore nautico:”Dal nostro punto di vista di imprese medio-piccole, che con fatica hanno costruito il loro mercato in anni di duro lavoro, quello che sta accadendo preoccupa non poco” ha dichiarato ai microfoni del TG3 regionale del Veneto Marco Boscolo Buleghin, presidente di Chioggia Yacht Group.
Ad oggi non è assolutamente facile dire quali rischi e quali modifiche regolamentari andranno ad interferire con il mondo della nautica, ed in modo particolare la navigazione all’interno del Porto di Chioggia.
La normativa cui fare riferimento in questi casi è il ‘Regolamento per la navigazione, la sosta, gli accosti, la precedenza negli stessi del porto di Chioggia’ ordinanza nr. 20 del 2011, all’interno della quale però non vi è nessun riferimento circa la possibilità di ingresso all’interno del porto di navi gasiere. Navi gasiere che – è giusto ricordare – avranno delle dimensioni di circa 100metri, per un totale di un paio di navi mensili in arrivo.
Resta da attender e a questo punto le modifiche all’attuale regolamento da parte della Capitaneria di Porto di Chioggia, attese per la prima metà del 2017.