Che le bricole siano pericolose per la navigazione in laguna è cosa risaputa.
Ciò che ad oggi ancora non si sapeva è che presto questo importante problema, che ogni giorno mette a repentaglio la vita di migliaia di persone che nella laguna vi lavorano o trascorrono la loro villeggiatura, presto arriverà anche nei banchi del governo a Roma.
A portare all’attenzione di palazzo Chigi questo importante tema è il lavoro svolto dal gruppo Facebook “Diportisti della laguna Veneta” che nei mesi scorsi è riuscito a raccogliere ben 4252 di diportisti che segnalavano il problema.
Ad interessarsi del problema sarà l’onorevole Andrea Causin, iscritto al gruppo parlamentare Alternativa popolare per l’Europa – Centristi – Ncd e presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e di degrado delle città e delle loro periferie.
A confermare l’avanzamento della pratica è anche La Nuova Venezia, come riporta un virgolettato recentemente comparso su un articolo del quotidiano veneziano:”Ho acquisito dal Provveditore alle opere pubbliche tutta la documentazione relativa al monitoraggio già eseguito sui punti più critici in laguna – conferma Causin – voglio capire se fra le pieghe di bilancio del Ministero si riuscirà a trovare una soluzione adeguata stanziando i fondi necessari. Sarà importante far capire che sono a rischio veri e propri collegamenti viari in laguna percorsi giornalmente da migliaia di mezzi galleggianti, come se delle strade per auto fossero state lasciate allo sfacelo perdendo perfino la riconoscibilità del loro tracciato“.