Terminati i cinque giorni di riposo concessi ai team, riprenderanno domani a Bermuda (alle ore 19 italiane, con diretta su Premium Sport e replica alle 01:00 su Italia 2) le regate dell’America’s Cup.
Giornate di riposo si far per dire, visto il frenetico lavoro svolto dai due team che si stanno contendendo la vittoria finale in queste ore.
Se da una parte, quella neozelandese, vige l’obbligo di continuare ad essere sereni e con i piedi per terra, alla luce anche della cocente rimonta della scorsa edizione, in casa americana James Spithill & Co. le stanno provando tutte pur di rimontare lo svantaggio di 3 a 0 ottenuto nelle prime manches.
Fino a qui la velocità e il dominio di Emirates Team New Zealand è stato a dir poco schiacciante, Oracle non ha mai dimostrato di poter tenere testa – nemmeno per un lato – ai kiwi, sembrando addirittura più lenta di Artemis e Land Rover BAR eliminate nei round robin.
Il vero coniglio nel cilindro estratto dai kiwi sembra essere stato, non tanto l’idea di sostituire i grinder con gli ormai famosi ciclisti, idea anch’essa vincente soprattutto in termini di potenza immensa nei circuiti idraulici, quanto nella più veloce regolazione della randa, la famosa ala. Grazie al controllo mediante tablet, i trimmer hanno così la possibilità di trovare con maggior precisione e velocità il giusto setting della vela ed in modo particolare nei flap.
Un dominio continuo di Emirates Team New Zealand su Oracle Team USA potrebbe regalare la vittoria ai neozelandesi già nella giornata di domenica.