Ci permettiamo di riportare integralmente il comunicato stampa inviato da Veritas – la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in gran parte della provincia veneziana – relativo all’incendio avvenuto qualche mese fa nel proprio capannone a Fusina e causato molto probabilmente da un razzo nautico di segnalazione smaltito nella maniera sbagliata.
I venditori di articoli pirotecnici, razzi di segnalazione compresi, hanno l’obbligo di ritirare gratuitamente i materiali scaduti o inutilizzati. Lo stabilisce il decreto del ministero dell’Ambiente 101/2016. L’articolo 4 dice infatti che “Il distributore di articoli pirotecnici raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili di ulteriore uso per le finalità cui sono destinati e i rifiuti derivanti dal loro utilizzo, consegnati dall’utilizzatore”.
Gli Ecocentri ed Ecomobili di Veritas, quindi, non sono autorizzati a ritirare razzi e materiali esplosivi. Né, tantomeno, i cittadini devono gettarli tra i rifiuti, con il rischio che possano esplodere o incendiarsi. I rifiuti, una volta raccolti, sono infatti triturati meccanicamente e questa operazione può provocare scintille, con evidenti e gravi conseguenze alle persone e alle cose.
Le foto dell’incendio
E’ proprio questa, infatti, la causa più probabile dell’incendio che a giugno ha distrutto il nuovo capannone per il trattamento dei rifiuti ingombranti della società Eco-ricicli Veritas. Un razzo di segnalazione, nascosto in un mobile che una macchina stava triturando, sarebbe esploso provocando l’incendio di un cumulo di materiale che si trovava accanto.
Veritas, dunque, invita i cittadini a rispettare quando previsto dalla normativa.
E’ assolutamente vietato abbandonare in strada razzi o materiale esplosivo o gettarlo tra i rifiuti, nei cassonetti e nei contenitori per la differenziata.