Audi J/70 World Championship: Finalmente un inizio memorabile

Dopo due giorni di attesa forzata a causa del Maestrale che ha soffiato intenso sulla Costa Smeralda, non poteva esserci miglior inizio per l’Audi J/70 World Championship organizzato dallo Yacht Club Costa Smeralda in collaborazione con la J/70 International Class, il Title Sponsor Audi e il supporto dell’Official Sailmaker Quantum Sails.

Stamani dopo il briefing quotidiano le 162 sportboat, record assoluto di partecipazione per un mondiale di monotipo a chiglia, uscivano a frotte dal marina di Porto Cervo transitando sotto allo storico scafo del 12m S.I. Azzurra, un colpo d’occhio inusuale e certamente spettacolare.

La Sardegna si è presentata al suo meglio, con un vento di ponente che dai 12 nodi iniziali è salito a circa 20, consentendo ai J/70 di esprimersi in adrenaliniche planate al lasco. Il Comitato di regata ha potuto far disputare le tre prove previste, con un format di regata adottato per gestire al meglio una flotta così numerosa.
Questa è stata suddivisa in quattro raggruppamenti identificati da un colore, con partenze di due gruppi accoppiati con procedure separate da 10 minuti. Il campo di regata a forma di trapezio prevede due bastoni paralleli separati circa un miglio l’uno dall’altro. Il primo gruppo, un volta giunto alla boa di bolina, percorre un lasco stretto per continuare con i lati poppa-bolina-poppa-arrivo sul bastone parallelo. Il secondo gruppo invece, percorre un bastone, per portarsi infine sul percorso parallelo per la poppa finale. In questo modo le due flotte non si incrociano. I gruppi invece sono accoppiati ogni volta in modo differente in modo da ottenere un round robin completo ogni tre “voli”.

 

Con un numero così elevato di barche dalle prestazioni analoghe, i giri di boa sono stati molto affollati così come gli arrivi al photofinish, tuttavia chi è riuscito a uscire rapidamente dalla copertura dei concorrenti ha visto aumentare il suo vantaggio sulla flotta.

Con oltre 160 barche, tante medaglie olimpiche alla tattica e sole tre prove per decidere l’accesso alla Gold Fleet la tensione in mare era ovviamente alta, l’errore dietro l’angolo così come il rischio di buttare via una buona prestazione restando nel traffico. La strategia vincente è stata quella della buona media di prestazioni, ma qualcuno ha fatto di più come Peter Duncan di Relative Obscurity e la giovane timoniera di Petite Terrible #Audi, Claudia Rossi, alfiere dello YCCS: “Una regata entusiasmante dal livello davvero alto, una flotta così non la si vede certo tutti i giorni. Proprio per questo bisogna stare molto concentrati per partire bene, questa è la vera chiave per mantenersi nella top five, è solo l’inizio e cercheremo di dare il massimo fino alla fine”.

Terzo dopo tre prove è Franco Solerio, al timone di L’elagain con Daniele Cassinari alla tattica. Al comando tra i Corinthian Gianfranco Noè, grande esperto di sportboat che al timone di White Hawk, dopo un 22° nella prima prova, ha inanellato un secondo e un terzo posto nelle successive, concludendo dodicesimo in classifica generale.

Una volta rientrati, gli equipaggi si sono ritrovati in Piazza Azzurra per il consueto rinfresco dopo regata.
Domani le regate riprendono alle ore 11 con previsioni di vento simili a oggi, ma con un possibile calo nel corso della giornata.

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