Oggi, con la presentazione del concept dell’imbarcazione AC 75 – la classe di moderni monoscafi “volanti” ad alte prestazioni con cui si disputeranno le regate della 36^ America’s Cup – si apre una nuova ed eccitante era per la Coppa America.
Negli ultimi quattro mesi i team progettuali di Emirates Team New Zealand e Luna Rossa hanno lavorato congiuntamente esplorando un ampio spettro di diversi concetti di monoscafi, con l’obiettivo di progettare una classe di imbarcazioni che fosse impegnativa da portare e che premiasse e mettesse in risalto i massimi livelli di abilità degli equipaggi. Questo concetto potrebbe rappresentare il futuro dei monoscafi da regata, o anche da diporto, indipendentemente dall’America’s Cup.
L’AC 75 lega altissime prestazioni ed eccellenti caratteristiche per il “match racing” con la sicurezza di un’imbarcazione autoraddrizzante in caso di scuffia (n.d.r. rovesciamento della barca). Questo obiettivo è stato raggiunto tramite l’utilizzo di due derive basculanti a T, una per ogni lato dell’imbarcazione, zavorrate in modo da aumentare il “momento raddrizzante” in navigazione e dare stabilità a basse velocità.
In condizioni normali di navigazione, la deriva sottovento sarà abbassata in modo da creare una spinta verticale e consentire all’imbarcazione di “volare”, con la deriva sopravvento completamente fuori dall’acqua in modo da massimizzare il braccio di leva della zavorra e ridurre la resistenza. Nelle fasi di pre-partenza e di manovra entrambe le derive possono essere abbassate per creare maggiore portanza e stabilità.
Anche se le prestazioni sono state il punto focale del progetto, sono stati considerati anche gli aspetti pratici dell’imbarcazione, quali il ricovero nell’hangar o l’ormeggio in banchina, quando entrambe le derive si trovano interamente sotto lo scafo, in modo da creare una naturale stabilità e consentire alle imbarcazioni l’accesso alle banchine standard di un marina.
Uno dei principali obiettivi è stato quello di sviluppare una tecnologia accessibile e sostenibile che potesse essere trasferita ad altre classi di imbarcazioni. Mentre i recenti multiscafi della Coppa America hanno utilizzato la potenza e il controllo delle ali rigide, non vi è stato alcun trasferimento di questa tecnologia alle alberature di altre classi. Congiuntamente alle innovazioni del sistema di “foiling”, Emirates Team New Zealand e Luna Rossa stanno investigando un certo numero di possibili innovazioni da applicare all’alberatura dell’AC 75, con la condizione che l’albero non necessiti di una gru per essere armato ogni giorno. Si tratta di una ricerca ancora aperta in quanto sono all’esame diversi concetti; i dettagli saranno comunicati con la Regola di Classe dell’AC 75, che sarà pubblicata entro il 31 marzo 2018.
La Coppa America è una regata di “match race” (n.d.r. duello) e la creazione di una classe che consentirà regate di “match racing” impegnative è stato l’obiettivo sin dall’inizio. L’AC 75 potrà virare e strambare “volando”, con minime perdite di velocità in manovra, e la facilità con cui le barche potranno girare farà rivivere le classiche fasi di pre-partenza della Coppa America. Anche il modo di portare la barca sarà un fattore importante, assieme alla scelta delle vele, compreso il “Codice Zero” (n.d.r. vela da vento in poppa) nelle condizioni di vento leggero.
Sono state considerate moltissime idee nella ricerca di definire una classe di imbarcazioni molto eccitante da portare e che consentisse di avere eccellenti regate di “match racing”, ma la decisione finale è stata facile: il concetto qui annunciato era il chiaro vincitore, ed entrambi i team sono impazienti di introdurre gli AC 75 per la 36^ America’s Cup nel 2021.
DICHIARAZIONI:
Grant Dalton, CEO di Emirates team New Zealand: “Oggi siamo davvero orgogliosi di presentare il concept dell’AC 75. E’ stato un impegno straordinario da parte di Dan e i suoi ragazzi insieme al team progettuale di Luna Rossa e c’è una grande aspettativa per lo sviluppo di questa barca. La nostra analisi sulla performance del monoscafo volante ci dice che una volta che la barca è staccata dall’acqua, con più di 12 nodi di vento sarà più veloce di un AC 50 sia di bolina che in poppa. Auckland è pronta per un’estate di regate di alto livello nel 2020 / 2021”.
Dan Bernasconi. Design Coordinator di Emirates Team New Zealand:“Quando abbiamo iniziato questo processo avevamo da considerare e soddisfare una lista di criteri nella progettazione, ma il punto di partenza più importante è stato quello di realizzare una barca che fosse all’avanguardia della progettazione e della tecnologia dei monoscafi volanti, impegnativa da portare ed emozionante nelle regate di duello. Pensiamo di aver raggiunto questi obiettivi – grazie anche alla collaborazione costruttiva del design team di Luna Rossa – così come i dettagli più pratici relativi ai costi, anche logistici, per gestire queste imbarcazioni”.
Patrizio Bertelli, Presidente di Luna Rossa Challenge:“La scelta di un monoscafo era la condizione essenziale per un nostro nuovo coinvolgimento nell’America’s Cup. Non si tratta di un ritorno al passato, ma piuttosto di un passo verso il futuro: infatti il concept della nuova classe AC 75, che i designer di Team New Zealand e di Luna Rossa hanno sviluppato insieme, aprirà nuovi orizzonti per la competizione velica che, in futuro, potranno anche beneficiare la vela da diporto. E’ un concept moderno, tecnologicamente avanzato e sportivamente impegnativo che darà luogo a ‘regate di duello’ appassionanti e combattute. Ringrazio quindi entrambi i design team per il loro impegno nel raggiungere, in soli quattro mesi, l’obiettivo che ci eravamo prefissi quando abbiamo lanciato la sfida”.
Max Sirena, Team Director di Luna Rossa Challenge:“Da velista sono molto soddisfatto del concept sviluppato dai due design team: l’AC 75 sarà una barca estremamente performante, impegnativa da portare, che richiederà velisti atletici e di grande talento. Ogni membro dell’equipaggio avrà un ruolo fondamentale sia nelle manovre che nella condotta dell’imbarcazione, e assisteremo di nuovo ai “circling” nella fase di partenza e ad incroci ravvicinati, caratteristici della tradizione dell’ America’s Cup, ma a velocità ben più elevate. E’ un concetto nuovo, e sono certo che lo sviluppo ci riserverà interessanti sorprese”.