Sabato mattina, il dottore ha fatto visita alla città, con venti stabilmente sopra i 40 nodi e almeno una raffica oltre i 60. Le condizioni dovrebbe migliorare un poco per la partenza di domenica, ma le previsioni parlano comunque di 25/35 nodi.
“Sarà una partenza calda.” Ha detto il navigatore di Vestas 11th Hour Racing Simon Fisher. “Con vento da sud-est molto forte, e una volta usciti in oceano ci sarà anche mare. Migliorerà un po’ ma poi entreremo subito nel flusso da ovest e nel vero Southern Ocean. In generale sarà una tappa molto tosta.”
“Potrebbe esserci vento per tutta la prima settimana e si potrebbe navigare veloci.” Conferma Charles Caudrelier, lo skipper di Dongfeng Race Team. “Credo sarà una tappa fantastica.”
La Leg 3, Da Città del Capo a Melbourne, in Australia ha una lunghezza teorica di 6.500 miglia. Il percorso porterà i team a navigare nei famosi Quaranta Ruggenti, la zona a sud del 40 gradi di latitudine dove si formano le tempeste che circondano l’Antartide, dove si incontrano onde altissime e venti molto intensi, il tutto condito da temperature gelide.
“Dobbiamo ricordarci che è primavera inoltrata, manca poco all’inizio dell’estate e l’inverno ha appena lasciato l’emisfero meridionale quindi l’acqua è ancora gelata.” Ha spiegato Bouwe Bekking, lo skipper di team Brunel che partecipa alla sua ottava edizione del giro del mondo. “Credo che l’aspetto più spaventoso sia che le depressioni sono ancora molto forti, e l’aria è carica di pressione. E, naturalmente, la temperatura dell’acqua farà la sua parte, spero non incontreremo iceberg, ma se è qualche grado superiore alla soglia del ghiaccio è c’è vento da sud, a volte ci sono ghiaccioli in coperta. Ci è successo nel passato. Ai vecchi tempi questa era la tappa dove si facevano più danni Ora la barche sono più solide, ma il rischio c’è sempre.”
Decidere se e quando spingere sul pedale dell’acceleratore o meno per salvaguardare barca ed equipaggio è un equilibrio delicato e la posta in gioco è ancora più alta, dato che questa tappa assegna punteggio doppio: al vincitore infatti andranno 15 punti (7 x 2 = 14 più un punto di bonus).
“Credo abbiamo molta esperienza a bordo, e dobbiamo fare affidamento su questa esperienza dell’oceano meridionale.” Ha detto Charlie Enright, skipper di Vestas 11th Hour Racing parlando proprio della necessità di sapere quando spingere. “Non si tratta solo dei punti, dipende anche dal fatto che a Melbourne non potremo tirare in terra le barche, che le condizioni sono quelle del Southern Ocean, che non si deve assolutamente rompere e che per arrivare primi, prima bisogna arrivare.” Un vecchio detto dei marinai oceanici.
Per Xabi Fernández, lo skipper di MAPFRE e leader della classifica, lo stopover di Città del capo ha dato ai team un’opportunità unica di ricaricare le batterie. “Dopo la prima tappa lunga, da Lisbona a Città del Capo, è sempre importante essere in testa. Come team siamo contenti, abbiamo passato giorni rilassanti, la barca è a posto e anche gli uomini stanno bene, quindi siamo pronti a partire.”