Venerdì pomeriggio il Race Control centre di Alicante è stato informato della presenza di un iceberg nell’arena a nord-est delle isole Kerguelen, il remoto arcipelago di appartenenza francese conosciuto anche come l’arcipelago della desolazione, al cui traverso stanno navigando le sette barche partecipanti alla terza tappa del giro del mondo a vela. Per assicurare la sicurezza degli equipaggi, la direzione di corsa ha dunque deciso di spostare la AIEZ -la zona di esclusione dei ghiacci antartica- più a nord. “La sicurezza dei velisti è la nostra priorità numero uno. Non vogliamo che le barche, che scendono giù dalle onde a oltre 25 nodi di velocità nelle ore notturne, possano trovarsi in un’area dove sappiamo c’è un significativo rischio di incontrare iceberg.” Ha spiegato il Race Director della Volvo Ocean Race, il britannico Phil Lawrence.
Attualmente il vento è ancora piuttosto forte, sui 20/25 nodi con raffiche a 35, e i temporali sono frequenti. “Quando si arrotola il FR0 (fractional code zero, la vela frazionata di prua) e si danno due mani di terzaroli con il J3 (il fiocco piccolo) in un temporale e si fanno ancora 30 nodi, vuol dire che c’è ancora abbastanza vento!” E’ come la skipper di Turn the Tide on Plastic Dee Caffari ha descritto le condizioni di navigazione in un tweet dall’Oceano meridionale.
Nella zona, tuttavia, ci sono anche aree di vento leggero, basta finire in una di queste bolle che a bordo l’umore cambia immediatamente con il sospetto che gli avversari stiano camminando forte mentre tu sei fermo e cerchi di rientrare nell’aria. Ed è proprio quello che è successo oggi a Vestas 11th Hour racing, che si è ritrovato in una zona di bonaccia. Lo skipper statunitense ha detto di prepararsi al peggio, al ricevimento del report delle posizioni. “E’ stato un giorno stressante, abbiamo navigato fra cumuli di nuvole e cerchiamo di procedere meglio che possiamo. E’ possibile che quelli dietro ci raggiungano, ma speriamo che tutto lo sforzo che ci abbiamo messo sia servito a limitare i danni.”
Intanto al vertice, Dongfeng Race Team grazie a una migliore velocità media, continua a sopravanzare MAPFRE di 15 miglia e ha messo la prua verso la punta settentrionale della zona di esclusione dei ghiacci. Alle loro spalle Vestas 11th Hour Racing è riuscito a mantenere la terza piazza, ma deve contenere il rientro di team Brunel e di Sun Hung Kai Scallywag. Turn the Tide on Plastic è sesto a poco più di 200 miglia mentre 375 miglia dietro il leader, a bordo di AkzoNobel si lavora ancora a pieno ritmo per cercare di riparare la rotaia della randa sull’albero per poter riprendere a navigare alla massima velocità. Per ora, comunque, il team guidato da Simeon Tienpont continua a poter utilizzare solo la vela di prua, ed è il più lento della flotta, accumulando ritardo a ogni rilevamento delle posizioni.