E’ il secondo piazzamento consecutivo in seconda posizione per il team franco/cinese guidato dallo skipper transalpino Charles Caudrelier, e ha un sapore dolce e amaro al tempo stesso, dato che Dongfeng ha guidato la flotta per gran parte dell’impegnativa tappa nel Southern Ocean, per poi vedersi riprendere e sorpassare da MAPFRE, che ha colto la vittoria in Australia.
L’equipaggio di Caudrelier, però, nelle ultime ore di navigazione ha dovuto anche fare i conti con un’avaria alla chiglia che ha rallentato la barca, tanto da costringere il team a guardarsi le spalle dalla rimonta di Vestas 11th Hour Racing e Team Brunel. “Spero resisteremo, credo che ci meritiamo il secondo posto.” Diceva ieri mattina Caudrelier. “E’ stata la tappa più dura che io abbia mai corso. Abbiamo battagliato con MAPFRE per gran parte del tempo, poi un grosso problema a bordo prima dell’arrivo. Una parte assolutamente folle al limite della zona di esclusione, davvero una tappa tosta. Siamo un po’ delusi,“ ha ammesso il francese. “Siamo stati in testa per otto decimi della tappa e poi abbiamo lasciato la vittoria a MAPFRE. Però ci sono molte altre tappe e faremo meglio. Loro hanno un piccolo vantaggio in termini di punti e sappiamo che non fanno errori. Ogni singolo punto è importante.” Il secondo posto di Dongfeng lo porta in seconda piazza nel tabellone generale a parità con Vestas 11th Hour Racing.
La Leg 3 è stata una frazione dura e impegnativa per tutta la flotta, per velisti e attrezzature, nei Quaranta Ruggenti e Cinquanta Urlanti, con una tempesta che li ha impegnati per la gran parte de tempo. Dopo aver tagliato al linea lo statunitense Mark Towill, team director e co-skipper di Vestas ha potuto apprezzare importanza di quanto fatto. “E’ stata dura. Siamo felici di salire ancora una volta sul podio ed è fantastico essere a terra per Natale, so che tutti non vedono l’ora di mettere il piede sulla terraferma. E’ stata una tappa difficile, impegnativa dal punto di vista fisico, ma tutti a bordo si sono comportati benissimo.” Vestas 11th Hour Racing non è riuscito a recuperare su Dongfeng Race Team ma ha tenuto a bada Team Brunel, che attaccava da dietro. “Brunel ha navigato bene, gliene dobbiamo credito. Erano condizioni difficili e siamo felici di essere qui e tutti interi.”
Anche per team Brunel si tratta di un “remake”, con un piazzamento a mezza classifica per l’equipaggio guidato da Bouwe Bekking e di cui fa parte anche il friulano Alberto Bolzan. Lo skipper olandese sa che è una prestazione che gli permette di rimanere in contatto con i leader, ma sa bisogna fare in fretta un cambio di marcia per puntare al podio nella generale. Anche lui conviene che è stata: “Una tappa dura, abbiamo sempre pensato che lo sarebbe stata e così è avvenuto. Un sacco di vento ma anche belle navigazioni. Non abbiamo avuto problemi importanti e potremmo ripartire per la prossima tappa fra 10 minuti. La barca ha tenuto in modo eccezionale.” Bekking ha anche rivelato che la velista Annie Lush, infortunatasi la scorsa settimana, ha potuto dare una mano ai compagni in coperta negli ultimi due giorni, una ottima notizia per la britannica e una delle veliste più forti della flotta. Interessante notare che Team Brunel ha fatto registrare la migliore prestazione sulle 24 ore con 538,1 miglia con una velocità media di 22,4 nodi.
Ci sono ancora tre barche che passeranno il Natale in mare SHK/Scallywag che si sta battendo, come ormai tradizione con Turn the Tide on Plastic, con la triestina Francesca Clapcich, per la quinta posizione e il cui arrivo è previsto nella notte del 26 dicembre. Mentre Team AkzoNobel, che ha ancora 550 miglia da percorrere per raggiungere Melbourne, non è atteso prima del mattino del 27 dicembre.