Il rapporto sui sinistri marittimi 2016 consiste in una pubblicazione contenente statistiche, analisi delle criticità e osservazioni relative ai sinistri marittimi in acque nazionali o limitrofe nel periodo 2007 – 2016.
Viene realizzato con cadenza annuale dalla Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne, ed è divulgato sia singolarmente sia in allegato al Conto Nazionale delle infrastrutture e dei trasporti.
La Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne ha il piacere di presentare il Rapporto sui sinistri marittimi per l’anno 2016. Lo studio contiene l’analisi delle dinamiche e delle cause più frequenti degli incidenti e sinistri marittimi, con l’obiettivo di individuare e risolvere le criticità esistenti, e, attraverso l’individuazione delle cause e delle dinamiche più ricorrenti e la divulgazione di raccomandazioni utili alla loro prevenzione, fornire allo stesso tempo uno strumento utile per gli operatori del comparto marittimo per elevare i livelli di sicurezza della navigazione marittima e del lavoro a bordo delle navi.
Il quadro complessivo degli incidenti occorsi nelle acque nazionali, o in quelle ad esse limitrofe, indipendentemente dalla loro bandiera, presenta dati contrastanti: anche se il numero di incidenti in mare risulta in diminuzione, si è rilevato un forte incremento nel numero di ferimenti e decessi in mare negli anni dal 2011 al 2013, dovuto principalmente a gravissimi sinistri marittimi legati al fenomeno dell’immigrazione clandestina.
Dagli studi effettuati, è molto interessante rilevare come l’andamento dei decessi e dei ferimenti nei sinistri marittimi occorsi a navi nazionali, pur presentando un andamento crescente dal 2008 fino all’anno 2013, è poi diminuito negli anni successivi. Tale incremento appare dovuto principalmente ai due gravi incidenti avvenuti nel 2012 e nel 2014 alle navi “Costa Concordia” e “Norman Atlantic”, nell’ambito di un quadro altrimenti piuttosto uniforme sia dei decessi sia dei ferimenti causati da sinistro marittimo. Le analisi condotte consentono, in tale contesto, di acquisire tutte le informazioni indispensabili all’Amministrazione ed agli operatori di settore per migliorare l’attività di prevenzione, attraverso il miglioramento e perfezionamento delle attività di monitoraggio e vigilanza nel settore marittimo; consentono inoltre di agevolare l’adozione delle scelte migliori nell’individuazione delle proposte di aggiornamento degli strumenti normativi ed operativi, finalizzate, per quanto possibile, a mitigare i rischi di sinistri marittimi, in linea con le esigenze dei cittadini e delle imprese, e conformemente alle priorità politiche individuate per l’attività ministeriale di cui al decreto 15 giugno 2016, n. 212, in modo da offrire un contributo sempre più efficace al servizio del Paese.