Meno di quattro anni fa, la SAILING Champions League era poco più di un’idea, ma da allora il format della competizione tra Club ha riscosso sempre maggiore successo. A fine anno, l’International Sailing League Association (ISLA) si è riunita a Parigi, dove i rappresentanti di 12 dei 17 Paesi membri si sono riuniti per confrontarsi e pianificare nuove strategie, al fine di coinvolgere nuove leghe nella prossima stagione. Ruolo centrale quello della LEGA ITALIANA VELA, una delle leghe europee con il maggior numero di Club affiliati.
Nel 2017, gli eventi della Sailing League si sono svolti in 17 nazioni; per il 2018 l’obiettivo è quello di arrivare a 20. Il Presidente dell’ISLA, Peter Wolsing, ha espresso la volontà di espandere il format e creare una serie di nuovi format per attirare i giovani e aumentare la partecipazione femminile. “Come organizzazione a capo delle nazioni della Sailing League, è nostro compito promuovere lo scambio e l’esperienza della vela tra Paesi e sviluppare nuovi format innovativi insieme alla SAILING Champions League: la Youth SAILING Champions League e la Woman SAILING Champions League sono, in questo senso, un altro passo in avanti per rendere il campionato più attraente agli occhi degli sponsor e a un gruppo più ampio di velisti” ha dichiarato Wolsing annunciando l’avvio di due nuovi e importanti progetti, nei quali l’Italia ha già avviato la sperimentazione.
“L’incontro ISLA di Parigi – ha dichiarato il Presidente della Lega Italiana Vela, Roberto Emanuele de Felice, nel suo ruolo di Vicepresidente ISLA – ci ha permesso di focalizzare su obiettivi e trend di sviluppo del movimento in Europa. L’Italia ha anticipato la sperimentazione del format in eventi dedicati a Under 19, con un ottimo risultato e feedback, sviluppando utili informazioni per la crescita a livello europeo”.
Il fondatore della SAILING Champions League, Oliver Schwall, ha commentato: “La SAILING Champions League e il campionato internazionale hanno dimostrato di essere un’eccellente innovazione nel mondo della vela. Nell’ultimo anno, 17 nazioni e 300 Club nautici hanno aderito al format e riscosso un grande successo nei rispettivi paesi. Il prossimo passo per assicurare il futuro della Sailing League consiste nella standardizzazione del format, nell’unificazione della regole, e nelle linee guida per l’ottimizzazione della logistica”.
Uno di questi esempi di standardizzazione è lo sviluppo di un “Call Book” per la gestione delle regate e gli arbitri, da creare in collaborazione con la World Sailing.
Allo stesso tempo, l’ISLA riconosce che le diverse nazioni hanno diverse culture di navigazione e ciò che funziona per un Paese potrebbe dover essere adattato per un altro. Non tutti i paesi si muovono alla stessa velocità, ma è chiaro che il concetto della Lega ha catturato l’attenzione dei velisti e dei circoli velici di tutto il mondo. Oliver Schwall ha infine concluso: “Questo movimento ha il potenziale per creare una trasformazione duratura nel nostro sport”.