La rilevamento delle ore 14 di domenica 25 febbraio è ancora team AkzoNobel il leader del gruppetto più meridionale che ha preso la testa nelle calme equatoriali all’inizio della settimana.
AkzoNobel, Turn the Tide and Plastic e Scallywag hanno guidato per molti giorni, essendo entrati nel nuovo vento per primi. Anche se hanno più strada da percorrere, la maggiore velocità espressa li ripaga ampiamente.
“Sembra che non soffriremo come avevamo previsto per arrivare ad Auckland.” Ha spiegato la skipper di Turn the Tide on Plastic, Dee Caffari. “Il vento leggero che ci aspettavamo di dover affrontare, che avrebbe potuto far raggruppare l’intera flotta, pare non ci sarà. Sembra che avremo aria per tutta la strada. Incrociamo le dita che sia proprio così.”
Il report del primo pomeriggio dice che AkzoNobel e Turn the Tide on Plastic sono separati da meno di 30 miglia e che procedono a 17/18 nodi di VMG ma delle sorprese potrebbero venire da Scallywag, che è entrato in modalità nascosta domenica mattina e che dunque non apparirà sulla cartografia elettronica per altre 12 ore (fino alle 2 della notte). Quando il team guidato dall’australiano David Witt ha deciso per lo Stealth Mode aveva un piccolo vantaggio, di circa 4 miglia, su AkzoNobel.
Ma, se le previsioni sono positive per i battistrada, lo stesso non si può dire per il trio che insegue, il leader della classifica provvisoria MAPFRE si trova a oltre 102 miglia dal leader, 5 e 6 miglia davanti a Brunel e Dongfeng Race Team.
“Fanno tre o quattro nodi più di noi. Non penso si possa fare molto per recuperare.” Ha detto lo skipper transalpino di Dongfeng Charles Caudrelier, che invece punta a portarsi davanti a Brunel e MAPFRE. Ma, quando mancano poco più di 500 miglia al traguardo, resta sempre meno tempo per tentare una mossa a sorpresa.