La gestione della mitigazione al transito delle grandi navi nei canali lagunari marittimi di S.Marco e delle Giudecca, nelle more dell’individuazione di una via di navigazione “alternativa e praticabile”, da oggi può basarsi si una disciplina che, sfruttando un approccio metodologico innovativo, introduce nuovi parametri e limiti rispetto a quelli derivanti dal regime di “autoregolamentazione” ad oggi adottato dalle compagnie crocieristiche.
Alla base dei recenti sviluppi sul tema vi è uno studio condotto proprio dalla stessa Autorità Marittima di Venezia, condiviso anche da Autorità Portuale e Provveditorato alle Opere Pubblice, che muove dall’attuale assenza di limiti dimensionali riferiti alle navi passeggere con l’obiettivo di definire sistematicamente parametri tecnico – scientifici non opinabili per l’attuazione proprio del principio di “mitigazione”, tramite un algoritmo appositamente sviluppato e utile al calcolo di un “valore soglia misurabile”.
La metodologia adottata, prendendo in considerazione una serie di possibili “fattori di impatto”, consente di allontanarsi concettualmente dal riferimento al mero tonnellaggio delle unità, con l’adozione di una formula che si caratterizza per la sua trasversalità rispetto a detti fattori e che condurrà ad una progressiva rimodulazione in diminutio della dimensione delle navi e dei loro “passaggi”, valorizzando progressivamente le loro caratteristiche “green”.