Si è svolto a Malcesine, sul lago di Garda, dall’8 al 13 maggio 2018, il primo incontro 2018 nell’ambito del Paralympic Development Program (PDP). Un programma iniziato l’anno scorso di cui Malcesine è stata la prima tappa del 2018, cui seguirà un PDP negli Stati Uniti prima del Campionato del Mondo, uno a Hiroshima in Giappone prima del Campionato del Mondo Hansa, poi a Melbourne ed è in programmazione un PDP in Cile verso otttobre – novembre, con questo progetto cerchiamo di coprire tutti i continenti.
Il PDP è nato per dare alle nazioni emergenti l’opportunità di avere una conoscenza sulla vela paralimpica e di lavorare con altre nazioni sotto la supervisione dei tecnici di World Sailing.
Nonostante tutte le Nazioni vengano invitate, viene data la precedenza a quelle che non hanno mai partecipato ad eventi internazionali o non hanno un programma nazionale di vela paralimpica.
Il PDP è aperto sia a coach che a velisti: a Malcesine hanno presenziato dei velisti provenienti da Latvia/Estonia, Grecia e Spagna e dei coach dal Venezuela e da Antigua che non hanno ancora un programma nazionale ma hanno bisogno di strumenti per iniziare a diffondere la vela paralimpica nel loro Paese. Uno degli aspetti principali del PDP è il flusso di informazioni che da World Sailing e dalla Federazione ospitante, in questo caso la FIV, va ai partecipanti e poi a sua volta dai partecipanti, una volta arrivati nel loro Paese, riesce a diffondersi in maniera capillare nei circoli.
Fabio Colella – Consigliere Federazione Italiana Vela: “I progetti e le aspirazioni di questa Federazione riguardo al parasailng sono quelli di propagandare al massimo questo tipo di attività presso i circoli affiliati presenti su tutto il territorio italiano, per fare questo la Federazione si è dotata di un progetto insieme al MIUR per portare più persone possibile a svolgere lo sport della vela, sempre tramite i circoli, il cui elenco è reperibile sul sito della Federazione, e per poter fare un’attività che si può svolgere tutto l’anno. Puntiamo ad aumentare il numero di partecipanti che già oggi vede numeri importanti. Sono tante le iniziative che stiamo svolgendo su tutto il territorio grazie al sostegno del Comitato Italiano Paralimpico, tramite il suo Presidente che ci sta dando un grosso aiuto e che è sempre vicino alla Federazione Italiana Vela. La vela è uno sport naturale al 100%, fa sentire liberi nella propria attività ed è l’unico sport paralimpico che permette di poter regatare alla pari tra atleti normodotati e disabili. Per fare attività parasailing mi rivolgo a tutti gli atleti paralimpici che oggi svolgono altri sport e chiedo loro di venire a provare una barca a vela dove troveranno la disciplina che meglio si adatta alle loro capacità.”