Con due primi assoluti è Le Pelican di Giorgio Migliorino il vincitore indiscusso della Transadriatica 2018. All’andata da Venezia a Cittanova il vento di scirocco di 12 nodi ha tenuto tutta la notte, seppur in lieve calo verso l’alba, regalando ai regatanti una tappa di andata veloce. Il primo a tagliare l’arrivo a Cittanova è stato Le Pelican alle 7.39 del mattino, seguito a stretto giro da Blu X alle 8.08 e per terzo da Dakota alle 8.17.
Ai fini della classifica i 36 partecipanti sono stati divisi in classi a seconda della lunghezza dello scafo ed è stato utilizzato per la prima volta la nuova normativa del rating Fiv. Nella tappa di andata, Venezia – Cittanova per la categoria A in tempo compensato ha vinto Dakota di Marco Zambon (CN Chioggia), seguito da Tabata I di Michele Pisoni (Cdvm), e al terzo posto da Bof IV di Andrea Fortini (Levante). Il gradino più alto del podio per la classe B è per Le Pelican di Giorgio Migliorino (Vicenza), secondo per Blu X di Franco Zennaro (Cn Chioggia), e terzo Fior di luna di Mimmo Dupuis (Cn Chioggia). Vince nella categoria C Sophie di Enrico Catarra (Dvv), seguita da Grafite di Stefano Ferro (Dvv) e da Ave Maria di Alberto Pelosi (Dvv). Nella categoria D l’oro è per Spritz di Paolo Cosmo (Dvv), argento per Ciao Bei di Michele Dolcetta (Dvv) e bronzo per Micromega di Alessandro Dolfin (Cdvm). Si è aggiudicato il primo posto nella categoria E Oznons di Philippe Ferret (Dvv), seguito da Lasse Maja di Gianfranco Marzocchi (Dvv) e terzo da Spiuma di Walker Martin (Dvv). Per ultima la classe F dove comanda Penelope di Sergio Trevisan (Caorle), seconda Polaris di Sandro Rabitti (Dvv) e terzo Maxi di Lino Spinosa (Dvv). La premiazione è stata fatta durante la cena di venerdì sera a Cittanova.
A Cittanova sono stati due giornate di festa e riposo prima della partenza per la tappa del ritorno, la più dura delle due. La partenza da Cittanova ieri sera è stata puntuale alle 20.30 nonostante il vento leggerissimo. Prima sono partite le classi A e B e a seguire le altre classi. Bonacce e brezze leggere sono state protagoniste tutta la notte: condizioni difficili che hanno portato più di qualcuno alla scelta di ritirarsi. Ancora una volta a tagliare l’arrivo tra le dighe del porto di San Nicolò alle 14.01 è stato Le Pelican, seguito da Spritz e al terzo posto da Non Solo Vela di Giorgio Barutti.
Al termine delle due tappe, dunque, la classifica in tempo compensato secondo rating Fiv incorona vincitore della 35° Transadriatica per la categoria A è Dakota, argento per Tabata I e bronzo per Bof IV. La classe B vede al primo posto in classifica Le Pelican, seguito da Blu X e al terzo posto da Selvatica di Fabio Bertozzi (Cdvm). L’oro nella categoria C è di Mascherina di Sandro Schiavon (Dvv), al secondo posto si è piazzata Sophie e al terzo Grafite. Nella classe D si riconfermano le posizioni della prima prova con Spritz al comando, seguita da Ciao Bei e da Micromega. Lo stesso vale nella classe E dove sale sul gradino più alto del podio Ozons, un gradino più in basso sale Lasse Maja e nel terzo Spiuma. Per le barche più piccole della categoria F la vittoria è di Penelope, secondo Polaris e terzo Maxi. Le premiazioni saranno a settembre al Diporto Velico durante la cena in occasione della regata dei Miti.
“L’andata è stata molto piacevole grazie a un ottimo vento che ci ha accompagnato seppur in calo per tutta la regata, e solo un paio di imbarcazioni non han concluso in tempo il percorso – commenta il presidente del Diporto Velico Veneziano Luigi Zennaro – Siamo soddisfatti per l’aver adottato il controllo a Bibione della barca-boa che ha preso i tempi di passaggio certificando la regolarità del percorso per tutti i regatanti. Più difficile è stato il ritorno dove è stato premiato chi si è tenuto più sotto costa riuscendo per primo a prendere la leggera brezza. Ha funzionato bene anche il sistema di rating che ci ha permesso la suddivisione in categorie omogenee per caratteristiche. Per il prossimo anno comunque stiamo già studiando alcune modifiche per rendere la manifestazione sempre più accattivante”.