UVAI, ma che combini?
Ha davvero dell’incredibile quanto sta accendendo nelle ultime ore nella vela d’altura italiana, ma andiamo con ordine.
Il salone nautico internazionale di Genova negli ultimi anni, grazie tra gli altri anche al patrocinio della FIV, è diventato una vera e propria passerella per la vela nazionale. Un’ottima vetrina per celebrare degnamente un anno di regate e decretarne i vincitori – e tra questo proprio i Campioni Italiani Offshore – oltre a presentare le manifestazioni dell’anno che verrà.
Lo scorso anno, poco dopo la chiusura del Salone UCINA – tra i maggiori organizzatori della kermesse – rende note le date dell’edizione 2018, anticipandole leggermente rispetto agli anni precedenti ed inserendo l’evento in calendario dal 20 al 25 settembre p.v. Nel finire dello scorso anno, al momento di redigere i calendari delle regate UVAI e FIV probabilmente non tengono conto di questo aspetto ed inseriscono, come ultima tappa del Campionato Italiano Offshore anche la Trieste-San Giovanni in Pelago, regata organizzata dallo Yacht Club Adriaco proprio in concomitanza con le date del Salone Nautico.
Cogliendo di sorpresa gran parte degli armatori e in modo specifico quelli della costa Adriatica, l’UVAI a mezzo social e web, comunica che “non potendo conteggiare ai fini della classifica finale la regata di S. Giovanni in Pelago perché concomitante con il giorno della premiazione (a causa dell’anticipo del Salone di Genova) la classifica finale del Campionato viene chiusa con la Palermo-Montecarlo.”
Velaveneta.it ha raccolto il parere di Daniele Lombardo, co-armatore di Demon X:”Non ho parole, questo comportamento è inqualificabile e antisportivo, evidenzia ulteriormente come la flotta adriatica sia costantemente penalizzata. Con questa scelta in Adriatico si sono corse, su potenziali 14 regate, 4 regate e 1 annullata , in Tirreno 9 regate. L’ultima regata avrebbe assegnato il reale titolo e premiato i sacrifici di armatori e team . La San giovanni in pelago è una regata con coefficiente 1,5 . Il Salone di Genova ha deciso di cambiare date da poco o vi siete accorti solo ora della concomitanza e non è stato fatto nulla per chiedere la variazione del calendario? In sintesi, partecipare ad un campionato italiano, investendo risorse e tempo per la passione sportiva è già di suo un bell’impegno, avere la barca nell’adriatico ed essere penalizzati per la differenza di regate rispetto al tirreno è accettabile, vedersi ridurre la possibilità di competere e combattere sino alla fine per una svista o una mancata organizzazione, non è accettabile. L’Uvai – conclude Lombardo – è sostenuta da armatori che mossi da passione investono costantemente, se chi è sostenuto e pagato dagli armatori per farli divertire e competere non è in grado di farli divertire e competere correttamente non fa bene il suo lavoro”.
Lasciando le righe del nostro portale a disposizione anche di UVAI per una replica, ci auspichiamo un passo indietro in merito alla decisione e il posticipo della cerimonia di premiazione magari proprio in occasione della 50esima edizione della Barcolana, un altro bel momento all’insegna dello sport, della vela, dell’amiciza, del divertimento e del mare.