La più grande regata del mondo e la Fondazione voluta dallo Yacht Club Costa Smeralda per la salvaguardia degli oceani si uniscono: è stata annunciata oggi la partnership tra Barcolana e One Ocean Foundation (OOF) in vista dell’evento in programma dal 5 ottobre a Trieste. Insieme, le due organizzazioni parleranno a tutti i presenti, velisti e spettatori, di tutela del mare, in particolare per favorire i giusti comportamenti affinché si limiti il consumo di plastiche e microplastiche che si riversano negli Oceani, con conseguenze altamente dannose per l’ecosistema e la catena alimentare.
“Chi ama il mare ama la Terra” è il tema centrale di Barcolana 50, sviluppato da Marina Abramovic nel manifesto dell’evento, che recita “we are all in the same boat”, indicando come il nostro pianeta sia in pericolo, quanto tutti noi si debba lavorare assieme per salvaguardarlo: parte da qui la partnership con la One Ocean Foundation con un processo di sensibilizzazione rivolto a persone, associazioni e istituzioni.
“Abbiamo tante cose in comune – ha commentato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz – e non è un caso che il nostro yacht club abbia firmato con entusiasmo la Charta Smeralda alla sua prima presentazione. Barcolana lavora con le realtà e le istituzioni locali per essere un evento Zero Impact, in grado di non impattare sul territorio in cui si svolge, ed è un grande palcoscenico per un tema così importante”.
Riccardo Bonadeo, Commodoro YCCS e Vicepresidente OOF: “L’anno scorso, per il 50° anniversario del nostro Club, la Principessa Zahra Aga Khan ci ha proposto di assumerci un impegno per i prossimi 50 anni, affinché coloro che festeggeranno il centenario dello YCCS possano trovare un mare simile a quello che c’era in Sardegna nel 1967. Così è nato il primo One Ocean Forum, da qui la Charta Smeralda e la costituzione della nostra Fondazione. Barcolana giunge oggi alla 50^ edizione, siamo immensamente lieti che per questa ricorrenza voglia condividere con noi gli stessi valori e principi, diffondendo la Charta Smeralda e le iniziative della Fondazione One Ocean presso una platea amplissima. Ringrazio Mitja Gialuz e la SVBG per esserci al fianco. Buon vento Barcolana50, buon vento alla nostra flagship Viriella!”
Barcolana e OOF saranno assieme nei giorni di Barcolana con numerose iniziative: laboratori per le scuole organizzati nel Salone degli Incanti, nell’ambito della grande video-installazione “C’ero anch’io – La mia Barcolana” che racconta i cinquant’anni di Barcolana e permette a oltre mille ragazzi di partecipare a laboratori e seminari, con iniziative di sensibilizzazione del pubblico grazie alla presenza in regata degli Ambassador della Fondazione, a partire da Mauro Pelaschier e Alex Bellini, fino alla presenza, sulla linea di partenza di Barcolana, della bellissima “Viriella”, SuperMaxi Yacht che porterà in regata i guidoni dello YCCS e della One Ocean Foundation, la più grande barca mai iscritta in Barcolana con i suoi 118 piedi. Tutti sono invitati a firmare online – www.1ocean.org – e diffondere a loro volta la Charta Smeralda, un codice etico emanato da OOF lo scorso anno, per condividere principi e azioni a tutela dei mari.
Viriella arriverà a Trieste mercoledì 9 ottobree sarà ormeggiata lungo le Rive: sarà in regata con a bordo l’armatore, il socio YCCS Vittorio Moretti, il Commodoro dello YCCS Riccardo Bonadeo e Mauro Pelaschier al timone.
Venerdì 12 ottobre alle 9.30, lo stesso Pelaschier sarà protagonista con OOF al Salone degli Incanti in un evento che racconterà il suo giro d’Italia, partito a luglio proprio dalla Società Velica di Barcola e Grignano, terminato il 23 settembre allo Yacht Club Italiano di Genova per perlustrare le coste e sensibilizzare le persone sul tema dell’inquinamento marino.
Durante i dieci giorni degli eventi nel Villaggio Barcolana sarà possibile per tutti, velisti e pubblico, sottoscrivere la Charta Smeralda, il decalogo di buone pratiche per tutelare il mare, un impegno che ognuno può prendere innanzitutto con sé stesso per dire, ad alta voce, “There is no Planet B”.